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26 aprile 2024, Aggiornato alle 11,57
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Infrastrutture

Miglio d'Oro, incontro in Regione su sicurezza portuale e tutela

Capitaneria di Torre del Greco e Comuni vesuviani hanno messo a fuoco i problemi relativi a infrastrutture e territorio


Sicurezza e corretta regolamentazione delle infrastrutture portuali presenti lungo il litorale del "Miglio d'Oro" nonché dell'intera fascia costiera demaniale marittima. Questi i temi al centro dell'incontro tenuto presso uffici della IV Commissione Trasporti della Regione Campania, che ha visto la partecipazione della Capitaneria di Porto di Torre del Greco, dei vertici politico-amministrativi e tecnici dei Comuni di Torre del Greco, Ercolano, Portici e della stessa Regione.

I collegamenti
Nello specifico, riferisce la Capitaneria, è stato posto l'accento sulla necessità di una linea di sviluppo lato-mare attraverso una progettazione che abbracci l'intero ambito territoriale del Compartimento Marittimo, in modo da favorire lo sviluppo dell'aspetto turistico anche mediante l'implementazione di una opportuna integrazione tra collegamenti via mare e trasporti interni, che favorisca il raggiungimento dei principali siti di interesse culturale presenti nell'area.

I porti
Particolare attenzione è stata altresì dedicata alla necessità di definire gli assetti di regolamentazione disciplinanti il complesso delle attività e degli usi dei porti di Torre del Greco e "Granatello" di Portici e dell'approdo della "Favorita" di Ercolano, analizzando, nel contempo, le tematiche connesse alla gestione delle concessioni demaniali ivi insistenti.

Le infrastrutture
Dal punto di vista degli interventi infrastrutturali, si è dato spazio alla trattazione dei vari profili di sicurezza e manutenzione, al fine di  garantire l'utilizzo delle risorse portuali all'insegna della salvaguardia della pubblica e privata incolumità, nonché per realizzare maggiori opportunità di sviluppo degli indotti di filiera e dei territori stessi.

I cantieri
In particolare, per quel che concerne la cantieristica, interamente concentrata su Torre del Greco con le sue sette imprese ivi operanti, detto momento di confronto ha consentito di tracciare un quadro dell'attuale momento di crisi che il comparto sta attraversando, a tal punto da veder ridotta l'attività locale (condotta da circa 40 unità lavorative tutte inquadrate a tempo indeterminato) ai soli lavori di manutenzione, con il conseguente quasi totale azzeramento della produzione di nuove unità.

Le criticità
Ciò anche aggravato da tutta una serie di criticità funzionali ed infrastrutturali dei porti stessi (scarso pescaggio dei fondali ed assenza di scali di alaggio in primis), che incidono negativamente sul ciclo produttivo cantieristico, limitato, ad oggi, alle sole attività su unità di medio tonnellaggio e che potrebbe subire un auspicato rilancio, in termini di efficacia ed efficienza, dall'avvio effettuale di talune progettualità già sottoposte al vaglio degli enti territoriali competenti.

La tutela
Infine, conclude il resoconto della Capitaneria di Torre del Greco, ulteriore momento di confronto ha riguardato lo sviluppo e la tutela della fascia demaniale marittima costiera, in un'ottica di reciproca interazione tra enti di pianificazione e gestione del territorio (Regione e Comuni) e organi incaricati della relativa vigilanza e preservazione sotto il profilo ambientale.