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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Lo shipping britannico punta al rilancio

Durante la London International Shipping Week sono stati delineati gli obiettivi principali per promuove il trasporto marittimo dell'Isola nel mercato globale 


La Gran Bretagna punta al rilancio del trasporto marittimo commerciale. E' quanto emerge dalla London International Shipping Week 2015, la settimana di eventi dedicati agli operatori del settore durante la quale è stato pubblicato uno studio commissionato dal dipartimento dei Trasporti e condotto sotto la guida di Lord Mountevans, presidente dell'associazione portuale e marittima britannica Maritime UK, che individua le modalità per massimizzare il potenziale marittimo del Regno Unito promuovendo lo sviluppo dello shipping, che attualmente apporta annualmente oltre 11 miliardi di sterline all'economia britannica e dà lavoro a più di 113mila persone.

Gli obiettivi
Le raccomandazioni per conseguire tale obiettivo, riferisce l'Agenda Confitarma, includono l'istituzione di un gruppo di lavoro ministeriale per avviare iniziative sulle questioni marittime, fissare obiettivi chiari e monitorare i progressi compiuti. Prevista anche la creazione di una nuova unità autonoma nell'ambito della Maritime and Coastguard Agency, l'agenzia governativa che opera come Guardia Costiera ed è incaricata di sviluppare normative sui temi del trasporto marittimo, con lo scopo di attrarre un maggior numero di navi di bandiera britannica. Inoltre, si raccomanda al governo e allo shipping di sviluppare una strategia comune per identificare e colmare le lacune nella formazione dei marittimi e creare un unico organismo di settore per promuovere lo shipping britannico sui mercati internazionali.