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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Politiche marittime

Eolie, a caccia di relitti con i sommergibili

Avviata una nuova campagna di ricerche archeologiche condotta dalla Aurora Trust Foundation e dalla Soprintendenza del Mare


I relitti navali che giacciono nelle profondità marine sono scrigni di storia e mistero ambiti dagli archeologi di tutto il mondo. E quelli delle isole Eolie sono ritenuti dagli esperti tra i più interessanti del Mediterraneo. Ci si aspetta quindi molto dalla campagna di ricerche da poco partita nei pressi di Panarea e condotta dalla Aurora Trust Foundation e dalla Soprintendenza del Mare della Regione Siciliana. Un'esplorazione condotta mediante l'utilizzo di sommergibili della U-Boat Worx e Rov AtlantEco con la collaborazione della Capitaneria di Porto di Lipari.

Il mare delle Eolie è ricco di tesori archeologici: da relitti e anfore sparsi da Panarea a Lipari fino a Filicudi. I ritrovamenti sono stati anche recenti. Lo scorso anno il relitto di una nave affondata 2000 anni è stato scoperto vicino Lipari, a 130 metri di profondità. Insieme al relitto c'è un antico altare con decorazione in rilievo ad onde marine che dimostra che a bordo delle antiche navi si sacrificava agli dei per propiziarsi la navigazione.

Le ricerche sui siti indicati dalla Soprintendenza del Mare, guidata da Sebastiano Tusa, sono state effettuate con due sommergibili "Triton submersibles" e con l'impiego di subacquei altofondalisti. Le tecnologie utilizzate per la missione sono state fornite dalla Gue e dalla Brownie's Global Logistic, insieme alla nave "Pacific Provider", di 50 metri, dotata delle più recenti tecnologie dedicate alle immersioni tecniche subacquee e di una camera iperbarica che ha fatto da supporto alle operazioni di ricognizione.