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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Eventi

Con il Propeller a spasso per il Marocco

Missione italiana a Casablanca e Tangeri. Marocco ospite d'onore alla prossima Genoa Shipping Week. Masucci: "Marocco ed Italia ancora più vicini. Ci uniscono identica vocazione allo sviluppo di porti e flotta"


(dal nostro inviato)
 
Il Propeller Club italiano approda in Marocco. «È la prima volta che l'organismo nazionale va in visita in un paese straniero», conferma Umberto Masucci, capo delegazione e presidente italiano dei Propeller Club. L'organo, nato negli Stati Uniti negli anni '20 ed in Italia negli anni '30, ha avuto solo negli anni '50 una struttura nazionale nel nostro paese.
«Per questa prima volta -aggiunge Masucci- abbiamo scelto un paese del Nord Africa. Il Marocco è stato scelto perché rappresenta una continuità dopo la convention nazionale del 2013 tenuta a Napoli sotto il tema: "Unità nella diversità del Mediterraneo».
 
Perché il Marocco
In effetti il paese del Nord Africa occidentale è molto interessante in tema di portualità e logistica. Un dato su tutti esprime meglio l'interesse che il governo di Mohammed VI sta dedicando al settore: il 25% degli investimenti nel paese è stato dedicato ai porti. Ed i successi di Tangermed, che nel 2014 ha avuto una crescita vicina al 30% con oltre tre milioni di teu, e gli investimenti previsti a Casablanca e Nador con un miliardo di euro rappresentano i risultati del programma e il grande sviluppo che si vuol dare al settore.
 
«D'altra parte -aggiunge Masucci- la forte presenza di armatori italiani in Marocco, con il gruppo Grimaldi, Grandi Navi Veloci, d'Amico, Tarros, Costa Crociere, sono un complemento molto importante nell'equilibrio commerciale tra i due paesi».
 
Hanno partecipato alla missione ufficiale quaranta soci rappresentativi di undici clubs e di una vasta categoria di addetti: armatori, agenti marittimi, spedizionieri, terminalisti, assicuratori, avvocati marittimisti, servizi portuali provenienti da diverse città d'Italia (Genova, Ravenna, Milano, Livorno, Salerno, Napoli). Una importante presenza istituzionale è stata assicurata dal Corpo delle Capitanerie di porto (ammiraglio Pietro Verna, capo del II reparto) che ha dato un contributo autorevole alla presenza italiana.
 
Obiettivi e risultati
Gli obiettivi della missione erano due: la conoscenza diretta dei successi della portualità marocchina e la testimonianza, anch'essa diretta, della presenza di navi italiane. Sono state visitate a Tangeri il traghetto Excelsior di Grandi Navi Veloci e a Casablanca Costa Magica di Costa Crociere. «L'obiettivo -spiega meglio il presidente Masucci- era di contribuire al rafforzamento delle relazioni marittime tra Italia e Marocco». Obiettivo centrato in quanto, al di là dell'importanza di aver stabilito rapporti diretti tra i protagonisti dei cluster italiano e marocchino, sono stati raggiunti due risultati concreti nel corso dei vari eventi.
 
È stato firmato un protocollo di cooperazione tra l'Accademia della Marina Mercantile italiana, Grandi Navi Veloci e l'Istituto Superiore di Studi Marittimi di Casablanca. L'accordo prevede, tra l'altro, anche l'imbarco di allievi marocchini sulle navi italiane. Il secondo risultato è rappresentato dalla consegna al Ministro delle Infrastrutture, Trasporti e Logistica del Marocco di un invito ufficiale da parte di Genoa Shipping Week, evento che si terrà dal 14 al 18 settembre, come paese ospite. Nella scorsa edizione dell'evento genovese la nazione ospite è stata la Turchia. Il Marocco farà sapere nei prossimi mesi la delegazione che sarà presente a Genova ed il Propeller ospiterà, nell'ambito della Genoa Shipping Week, una serata dedicata al Marocco.
 
La rappresentanza italiana
Nel corso dei vari eventi sono stati incontrati: il segretario generale del ministero Infrastrutture e Trasporti Najib Boulif, la direttrice generale dell'Agenzia Nazionale dei porti, Nadia Laraki, il presidente degli agenti marittimi Aziz Mantrach. Ed a Tangeri, il direttore del porto passeggeri Hassan Abkari; il responsabile dello sviluppo dei passeggeri e ro/ro Idriss Aarabi; il responsabile Eurogate/Contship Matteo Barattini e il responsabile Gnv Marco Antola. Masucci e Verna hanno consegnato rispettivamente i crest Propeller e Comando generale Capitanerie di porto ai comandanti della Excelsior Mendozza e della Costa Magica Palomba. Tra le presenze nella delegazione italiana, il segretario generale dell'Autorità portuale di Napoli, Emilio Squillante, il dirigente e responsabile della security del porto napoletano, Ugo Vestri; Roberto Martinoli, presidente di Gnv e della Navigazione a corto raggio di Confitarma; Francesco Abate, direttore Maghreb di Grimaldi Group; Massimo Deandreis e Alessandro Panaro, rispettivamente direttore generale Srm e responsabile ufficio Maritime and Mediterranean Economy.
 
Il Propeller e Srm
«Da tempo -osserva Masucci- il Propeller collabora con Studi e Ricerche per il Mezzogiorno (Srm) in ricerche che l'istituto del gruppo Intesa San Paolo svolge sul Mediterraneo e nel settore marittimo. In questo caso c'è stata sinergia completa tra Propeller e Srm che ha rappresentato il "braccio scientifico" del nostro organismo. Deandreis e Panaro hanno presentato un'apprezzata ricerca sui traffici tra Italia e Marocco e sul ruolo della portualità marocchina. Il presidente Martinoli, al di la dello specifico accordo stipulato, ha evidenziato l'importanza del trasporto marittimo tra i due paesi e lo sviluppo sia in termini di passeggeri sia di merci».
 
I commenti, le riflessioni
Sulla base dei commenti ricevuti si può affermare che l'aspetto più interessante riscontrato è stata la complementarietà positiva tra Marocco ed Italia, il primo come paese che sta investendo molto in porti e logistica; il secondo che mantiene la leadership mondiale ed europea in settori chiave del trasporto marittimo: nei ro/ro con Gnv, Grimaldi e Tarros; nelle crociere e nella costruzione delle navi, con Costa e Fincantieri. «Complementarietà -aggiunge Masucci- significa che i porti del Marocco stanno facendo molto bene e che gli armatori italiani assicurano una presenza significativa nei loro traffici. Credo che questa prima missione internazionale -conclude il presidente del Propeller nazionale- abbia indicato una direzione che è quella di portare il cluster italiano in altri paesi del Mediterraneo e dell'Europa per verificare le realtà locali e per affermare, allo stesso tempo, l'eccellenza del cluster italiano». 
 
Luciano Bosso