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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Armatori

dACC Maritime vara "Tirreno"

Prima di quattro unità supramax da 60mila tonnellate, frutto di una joint tra Coeclerici e d'Amico 


È stata varata oggi in Giappone, nel cantiere Oshima a Nagasaki, la daCC Tirreno, prima di una serie di quattro navi supramax della flotta dACC Maritime Limited, joint venture armatoriale tra i gruppi Coeclerici e d'Amico costituita nel giugno 2013 con sede a Dublino.

L'unità, come le altre tre che seguiranno, ha una portata di 60mila tonnellate, una lunghezza di 200 metri e una larghezza poco superiore ai 32. Il nome rievoca la storica nave Tirreno, la prima della flotta Coeclerici, acquistata da Alfonso Clerici nel 1911. La consegna della seconda unità è prevista a settembre, mentre la terza e la quarta saranno operative nella seconda metà del 2016. L'armamento e la loro gestione tecnica sono state affidate a d'Amico che opererà tramite la controllata Ishima Ship Management di Singapore, che ha anche supervisionato la costruzione. L'attività commerciale sarà affidata ai desks chartering e operations del Gruppo d'Amico.

Sono allestitate con un motore Man/B&W tipo ME di ultima generazione, elettronico e a bassi giri che, associato a un nuovo scafo e a una nuova elica di propulsione, permette di raggiungere una velocità di crociera di 14,5 nodi, con un consumo giornaliero di carburante pari a 25 tonnellate, permettendo di risparmiare fino a 7 tonnellate al giorno rispetto a navi simili in circolazione.

«È un progetto armatoriale tutto italiano» commenta Cesare d'Amico, amministratore delegato del gruppo d'Amico. «Abbiamo iniziato insieme questo percorso due anni fa con l'obiettivo di investire su navi eco-friendly, sicure, innovative e ad alta redditività da posizionare sul mercato sfruttando le sinergie in termini di esperienza, competenza e professionalità delle due società. Oggi DACC Tirreno rappresenta un'ottima sintesi di tutto questo». «Siamo molto soddisfatti - aggiunge Paolo Clerici, presidente e amministratore delegato di Coeclerici S.p.A. - le navi  rappresentano un'eccellenza della cantieristica mondiale nella categoria supramax e siamo convinti che, oggi più che mai, investire puntando su qualità, tecnologia, innovazione sia premiante e rappresenti il vero vantaggio competitivo su mercati internazionali complessi come quelli attuali».

È dotata di compartimenti dedicati al trattamento delle acque di lavaggio delle stive, nonché di tutte quelle caratteristiche legate alle classi ENVIRO (depositi oli e combustibili a doppio fasciame) e GP (assenza nel processo di costruzione di materiali dannosi per l'ambiente o contaminanti).

Al varo hanno partecipato Cesare d'Amico, amministratore delegato d'Amico Società di Navigazione S.p.A; Paolo Clerici. presidente e ad Coeclerici,S.p.A.; Nobuyuki Minami, presidente Oshima Shipbuilding; e i rappresentanti di Banchero & Costa S.p.A e Sumitomo Corporation. Madrina della nave è stata Laura Clerici, moglie di Giacomo Clerici, figlio del presidente Paolo Clerici.