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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Politiche marittime

Napoli, il caso dragaggi va a Roma

Karrer impugnerà l'iter al ministero dei Trasporti per velocizzarlo. Mastellone: "L'Ambiente vorrebbe una cassa di colmata come l'argilla". Squillante segretario facente funzioni


di Paolo Bosso 
 
Impugnare al ministero dei Trasporti il "caso porto di Napoli" per velocizzare i dragaggi, spostare i finanziamenti Ue in una nuova programmazione e accelerare così lo sviluppo infrastrutturale del porto. Lo farà il commissario dell'Autorità portuale in persona, Francesco Karrer, portando a Roma le difficoltà dello scalo.
 
Incontro monotematico al Comitato portuale riunitosi oggi. Al centro i tempi dei dragaggi che si annunciano incredibilmente lunghi. Prima di avviare i cantieri, c'è da testare il grado di permeabilità della cassa di colmata, come vuole il ministero dell'Ambiente nel decreto autorizzativo arrivato a ottobre scorso. «Nell'ipotesi che il progetto esecutivo – spiega il dirigente dell'area tecnica dell'Authority Pasquale Cascone - venga redatto subito dopo l'esito delle indagini ambientali, si potrà bandire la gara, presumibilmente a luglio, il che permetterebbe l'inizio del dragaggio nel mese di novembre. Ciò ci consentirebbe per la fine dell'anno di dragare gli ormeggi delle banchine orientali del porto».
 
Tempi faraonici, «direi ostativi» afferma il presidente Assoagenti Andrea Mastellone, «il ministero dell'Ambiente vorrebbe una cassa di colmata impermeabile come l'argilla». La cassa, da realizzare nella zona orientale del porto, accoglierà i materiali di risulta dell'escavo, circa un milione di metri cubi, creando la base strutturale per realizzare una nuova banchina. Una tappa fondamentale per il progetto della darsena di Levante che prevede un nuovo terminal container più grande e moderno. Tasselli che rientrano nel Grande progetto del porto di Napoli di cui finora, dei 154 milioni di fondi europei disponibili, ne sono stati spesi 53,6 per avviare due gare, una per ristrutturare le fogne e un'altra per rifare le strade e ricollegare le ferrovie. Questo mese partiranno altre tre gare per bonificare i fondali dagli ordigni bellici, rilevare reperti archeologici e allestire un museo-restauro al palazzo dell'Immacolatella vecchia.
 
«Non possiamo attendere tempi così lunghi, dobbiamo coinvolgere i nostri parlamentari» ha detto in seduta di Comitato il presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio Maddaloni. La missione di Karrer a Roma, oltre a cercare di ottenere un'accelerazione dei tempi dei dragaggi, avrà anche lo scopo di spostare i 154 milioni del Grande progetto in una nuova programmazione, visto che quella attuale scade a dicembre di quest'anno, col serio rischio di perdere un altro pezzo di fondi (in origine il Grande progetto era di 240 milioni). «Tenendo conto della complessità delle opere - ha detto Karrer – è interesse del governo sottoporre al neo Commissario europeo per la politica regionale (Corina Crețu ndr) la richiesta di trasferire sulla programmazione 2015-2020 i fondi europei già disponbili».
 
Squillante segretario facente funzioni 
Intanto è stato confermato il segretario generale Emilio Squillante come facente funzioni. Resterà fino a un mese dopo la fine del commissariamento del porto, così da dare il tempo al nuovo presidente di scegliere un nome da sottoporre al Comitato portuale.