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23 aprile 2024, Aggiornato alle 16,31
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Infrastrutture

Capri e Anacapri insieme per il 49% del porto turistico

I due Comuni dell'isola hanno presentato a Invitalia la manifestazione d'interesse per l'acquisto di metà pacchetto azionario dello scalo nautico


Il Porto turistico di Capri deve restare in mano agli isolani. E' questo il messaggio che i due sindaci dell'isola campana, di Capri e di Anacapri, hanno voluto lanciare con la presentazione ufficiale a Invitalia della manifestazione d'interesse per l'acquisto del 49% del pacchetto azionario dello scalo nautico. Gli obiettivi delle due amministrazioni comunali sono in sintonia con quanto dichiarato dall'attuale presidente del Porto Turistico Spa Emilio Ruotolo, che ha chiarito i contorni di una vicenda tutta in itinere. "Con la richiesta di manifestare l'interesse all'acquisto – ha detto Ruotolo - Invitalia intende per ora sondare il mercato, infatti non si tratta ancora di una messa in vendita della loro partecipazione negli scali marittimi turistici, ma solo di ottemperare a quanto disposto dalla legge del 2006 che impone di mettere sul mercato le partecipazioni che fanno capo ad organismi pubblici. Siamo quindi ancora in una prima fase". Dopo che Invitalia avrà ricevuto e verificato le richieste di interesse dovrà nominare un advisor al fine di stabilire il valore delle quote poste in vendita. Si passerà, poi, ad una seconda fase in cui saranno valutate le offerte più congrue ed i soggetti più idonei a partecipare alla gestione dei porti turistici in cui è presente Invitalia. Si tratta di Marina di Portisco, Trieste Navigando, Porto delle Grazie, Marina di Arechi e Capri, e comunque la vendita dovrà essere subordinata all'ottenimento di una specifica autorizzazione che sarà sottoposta all'approvazione ministeriale.