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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Francia, Corte Ue boccia aiuti per SNCM

Il piano di privatizzazione del 2006 per la Société nazionale Corse-Méditerranée contiene aiuti di Stato. Un prologo per Tirrenia?


La Corte di giustizia dell'Unione Europa ha confermato, in una decisione resa pubblica il 4 settembre, l'illegalità degli aiuti pubblici erogati alla Société Nationale Corse-Méditerranée (SNCM) da quando è stata privatizzata nel 2006. Gli aiuti sono stati in totale pari a 200 milioni di euro e sono stati autorizzati in passato dalla Commissione europea.
La sentenza costituisce un duro colpo per SNCM, i cui conti attualmente non sono in buono stato, e potrebbe costituire un precedente per un'istruttoria simile attualmente pendente su una compagnia di navigazione italiana ex pubblica, la Tirrenia, la cui sentenza è particolarmente attesa dagli armatori italiani rappresentati da Confitarma.

Ricorsi
La sentenza non è una sorpresa per SNCM. Pierre Maupouin de Vandeuil, del sindacato francese CFE-CGC, l'ha definita addirittura «senza importanza». «I tempi giuridici sulla decisione [della Corte] sono molto lenti – spiega – non è una novità e vi è la possibilità di un ricorso verso la Corte di giustizia dell'Unione europea. La SNCM ha diversi diritti di ricorso, anche internamente. In pratica, non vi è alcun titolo di esecuzione di crediti su SNCM, non c'è niente di nuovo giuridicamente».


Breve storia della Société Nationale Corse-Méditerranée
La Société Nationale Corse-Méditerranée («SNCM») è una compagnia di navigazione marittima francese che offre collegamenti di linea a partire dalla Francia continentale. 
Nel 2002 era controllata per il 20% dalla Société nationale des chemins de fer («SNCF») e per l'80% dalla Compagnie Générale Maritime et Financière («CGMF»), entrambe controllate al 100% dallo stato francese. 
Al momento dell'apertura del suo capitale nel 2006, il controllo della SNCM è stato assunto, nella misura del 66%, da due società private, la Butler Capital Partners e la Veolia Transport 1, mentre il 25% del capitale rimaneva in possesso della CGMF e il 9% era riservato ai dipendenti.

Breve storia del contenzioso 
L'8 luglio 2008 la Commissione ha dichiarato che il conferimento di capitale dalla CGMF alla SNCM nel 2002 (76 milioni, di cui 53,48 milioni a titolo di oneri di servizio pubblico e 22,52 milioni a titolo di aiuti alla ristrutturazione) era compatibile con il mercato comune. Analogamente, la Commissione ha affermato che le misure del piano di privatizzazione del 2006 non costituivano aiuti di Stato. Tali misure comprendevano una cessione della SNCM da parte della CGMF a un prezzo negativo di 158 milioni (ricapitalizzazione), un conferimento supplementare di capitale da parte della CGMF per 8,75 milioni e, infine, un anticipo in conto corrente pari a 38,5 milioni volto a finanziare un eventuale piano sociale adottato dagli acquirenti.

La Corsica Ferries France SAS, principale concorrente della SNCM, ha proposto dinanzi al Tribunale un ricorso per l'annullamento della decisione della Commissione. Con sentenza dell'11 settembre 2012, il Tribunale ha parzialmente annullato la decisione, considerando che la Commissione fosse incorsa in vari errori di valutazione sia riguardo al conferimento di capitale che riguardo al piano di privatizzazione. La SNCM e la Francia hanno quindi chiesto alla Corte di giustizia l'annullamento parziale della sentenza del Tribunale.