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18 aprile 2024, Aggiornato alle 15,42
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Politiche marittime

Grandi Navi a Venezia, si va verso Sant'Angelo?

L'8 agosto il "Comitatone" ministeriale ha deciso per il canale di Contorta Sant'Angelo. Nasce Venice Alive per spingere il governo a decretare questo nuovo accesso


di Paolo Bosso 
 
Accelera il processo di delocalizzazione delle navi da crociera dal centro di Venezia, ovvero dal canale di San Marco. Cresciute esponenzialmente negli ultimi dieci anni, queste unità sono ormai ben oltre il limite di tollerabilità per il delicato bacino della Serenissima, checché se ne dica della splendida visuale di San Marco che offre un bestione da oltre centomila tonnellate.
Si è combattuto per togliere queste navi dal cuore della città, più di tutti il Comitato No Grandi Navi, osteggiato dalla dirigenza comunale e dell'Autorità portuale che sono stati grossomodo sempre uniti nel ritenere tollerabile (finché portano turisti e pecunia) l'ingresso di grandi navi nel piccolo canale di San Marco.
Ma oggi, due anni e mezzo dopo il disastro di Costa Concordia e con un'industria crocieristica che sforna da tempo navi sempre più grandi e capienti, la situazione non è più tollerabile, oggettivamente. Ma più di tutto c'è la sentenza del cosiddetto Comitatone (gruppo interministeriale) che l'8 agosto ha stabilito che il canale alternativo per far arrivare le navi al terminal Marittima sarà il Contorta Sant'Angelo, perché fondamentalmente è l'unico disponibile ad avere una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). Il responso del Comitatone lo ha riassunto il governatore del Veneto Luca Zaia su twitter/youtube
Dall'11 agosto sono scattati i 90 giorni necessari per ottenere il VIA. Secondo una nota del ministro dei Trasporti Maurizio Lupi, il canale potrebbe essere sbloccato a gennaio dell'anno prossimo, per essere navigabile dalle navi da crociera nel 2016.
 
Nasce Venice Alive 
Così anche Authority e Comune, pian piano, sono costretti a cambiare politica. L'ultima mossa è stata Venice Alive, un gruppo composto da ex sindaci, sovrintendenti e professori universitari per mettere pressione al governo affinché decreti la decisione presa dal Comitatone. Lo fa con una petizione online, uno strumento che lascia il tempo che trova, ma che in ogni caso segnala la volontà di questo gruppo di sposare le indicazioni del Comitatone e spingere il premier Matteo Renzi a procedere verso lo sblocco del canale Contorta-Sant'Angelo.
 
Il decreto Clini-Passera
Soprannominato decreto "anti-inchini", la misura venne applicata in tutta fretta all'indomani della tragedia della Costa Concordia, a marzo 2012. Una serie di ricorsi al Tar, in nome della "continuità economica e turistica di Venezia", hanno al momento limitato l'applicazione del decreto. A marzo il governo ha deciso di applicare il decreto in due momenti:
• Dal primo gennaio 2014 sarà vietato nel canale Giudecca il transito di tutti i traghetti (secondo i calcoli di Palazzo Chigi ciò equivale a un calo del 25% del traffico annuale, e una conseguente riduzione del 50% delle emissioni) e obbligatoriamente ridotti del 20% rispetto al traffico del 2012 i transiti delle navi da crociera superiori alle 40mila tonnellate di stazza. Considerando che l'anno scorso il traffico di questo tipo è stato pari a 661 transiti, l'anno prossimo dovranno essere massimo 530, pari a circa 130 in meno. Questa misura al momento è stata sospesa dal Tar.
• Dal primo novembre 2014 sarà attuato il decreto "anti inchini" vero e proprio: divieto di transito a Giudecca per le navi da crociera superiori alle 96mila tonnellate (perché proprio 96mila tonnellate?). In più, non potranno attraccare più di cinque navi al giorno di questo tipo con stazza superiore alle 40mila tonnellate, che andranno concentrate nella prima mattinata e nel tardo pomeriggio.  
 
I membri del Comitatone
Dario Franceschini, ministro dei Beni e Attività Culturali. 
Maurizio Lupi, ministro Trasporti e Infrastrutture.
Gian Luca Galletti, ministro Ambiente.
Graziano Delrio, sottosegretario Presidenza del Consiglio.
Roberto Crivellaro, vicesindaco di Mira.
Roberto Daniele, presidente del Magistrato alle Acque.
Paolo Costa, presidente Autorità portuale di Venezia.
Giuseppe Casson sindaco di Chioggia.
Vittorio Zappalorto, commissario Comune di Venezia.
Marco Agostini, commissario comune di Venezia.
Otello Bergamo, assessore Comune di Jesolo.
Claudio Orazio, sindaco di Cavallino-Treporti.

I membri di Venice Alive
Gli ex sindaci di Venezia Ugo Bergamo, Paolo Costa, Nereo Laroni, Mario Rigo.
Agostino Cappelli, Università IUAV di Venezia.
Cristiano Chiarot, Sovrintendente Teatro la Fenice di Venezia.
Davide Croff, ex presidente Fondazione Biennale di Venezia.
Caterina Frisone, Università IUAV di Venezia.
Mara Manente, CISET - International Centre of Studies on the Tourism Economy Giampietro Ravagnan, Università Ca' Foscari di Venezia.
Luigino Rossi, presidente Comitato Italiano per la Salvaguardia di Venezia e presidente Accademia di Belle Arti di Venezia.
Jerome Francois Zieseniss, presidente Comitè Francais pour la Sauvegarde de Venise.