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25 aprile 2024, Aggiornato alle 19,07
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Politiche marittime

Sin, il governo mette l'acceleratore

Per i Siti di Interesse Nazionale il ministero dell'Ambiente ha varato 62 decreti in sette mesi, più del doppio di quelli emanati l'anno scorso


62 decreti e 112 Conferenze dei Servizi, quasi una al giorno. Sono i numeri diramati dal ministero dell'Ambiente relativi ai Siti di Interesse Nazionale (SIN) -quelli che, secondo alcuni, andrebbero aboliti per facilitare le opere di dragaggio dei fondali dei porti.
Nei primi sette mesi di quest'anno, tra il primo gennaio e il primo agosto, il ministero dell'ambiente ha predisposto 62 decreti (di cui 51 di approvazione, 8 di autorizzazione ai lavori, 3 di autorizzazione ai progetti) per progetti di bonifica equivalenti a 600 ettari. Delle 112 Conferenze, 65 sono state istruttorie, 47 decisorie. 
Sono numeri rilevanti, più del doppio di quelli approvati l'anno scorso, quando sono stati in tutto 26 (11 di approvazione, 12 di autorizzazione lavori, 3 di approvazione progetti).
«L'attività svolta- spiega il ministero dell'Ambiente- ha consentito di completare le caratterizzazioni in alcuni SIN, di incrementare le percentuali sia delle aree a terra per le quali sono stati approvati progetti di bonifica sia delle aree liberate e restituite agli usi legittimi».

SIN caratterizzati
Manfredonia, Cengio e Saliceto, Massa e Carrara; Balangero, Pieve Vergonte, Sesto San Giovanni, Fidenza, Laguna di Grado e Marano, Cogoleto, Bari Fibronit, Biancavilla, Livorno, Emarese, Broni, Gela e Pioltello–Rodano.

I progetti approvati
Cengio-Saliceto e Pieve Vergonte, Broni (al 93%), Fidenza (92%), Bari Fibronit (73%), Venezia-Porto Marghera (55%), Sesto San Giovanni (47%), Trento Nord (46%), Emarese (40%), Pioltello–Rodano (36%), Crotone (26%), Napoli Bagnoli-Coroglio (24%), Massa e Carrara e Cogoleto (22%), Napoli Orientale (16%), Laguna di Grado, Marano e Trieste (15%), Priolo (13%), Brescia Caffaro (12%).

Aree restituite agli usi legittimi
Sono pari a 4.290 ettari.
Val Basento (all'85%), Milazzo (19%), Manfredonia (18%),  Crotone (11%), Fidenza (8%), Priolo Taranto e Trieste (7%), Sesto San Giovanni (6%), Venezia-Porto Marghera (5%), Piombino e Porto Torres (4%), Laghi di Mantova (3%), Laguna di Grado e Marano (2%).

Aree riperimetrate su richiesta delle regioni interessate
Laguna di Grado e Marano, Venezia (Porto Marghera), Massa e Carrara, Livorno, Napoli (Bagnoli e Coroglio).

«Sulla sicurezza ambientale, che vuol dire salute per i cittadini e difesa del nostro territorio –spiega il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti– vogliamo andare veloci e fare bene. Nel decreto-legge 91 abbiamo introdotto una procedura accelerata e facilitata per le bonifiche, nel pieno rispetto degli standard ambientali. C'è bisogno di regole più semplici, e su questo il governo sta mettendo massimo impegno, ma anche di una maggiore collaborazione e responsabilità da parte di tutti i protagonisti del procedimento, visto che non sempre alle decisioni prese corrisponde un incremento delle attività di bonifica, come del numero delle aree risanate e restituite agli usi legittimi».
 
Nella foto l'area di Bagnoli, ex Italsider, a Napoli.