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24 aprile 2024, Aggiornato alle 15,31
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Politiche marittime

Estate 2014, arrivano le meduse di 80 centimetri

Le più grosse sono state osservate nell'Alto Adriatico, ma proliferano su tutte le coste italiane. Alcuni stabilimenti balneari corrono ai ripari con reti di protezione


L'estate 2014 si apre con "una grande proliferazione della medusa Pelagia nel Mediterraneo occidentale, mentre in Alto Adriatico è tornata dopo quasi un secolo la Drymonema dalmatinum, la medusa più grande del Mediterraneo con un cappello di circa 80 centimetri". Una nuova invasione che arriva dagli abissi, insomma, e che il biologo marino dell'Università del Salento e Cnr-Ismar, Ferdinando Boero, ritiene si possa efficacemente contrastare (almeno sulla costa) attrezzando con reti anti-medusa gli stabilimenti balneari, come sta già avvenendo in diverse zone d'Italia. Dal monitoraggio fatto anche attraverso le segnalazioni dei cittadini e dei pescatori, precisa Boero, emerge che "la Pelagia quest'anno si è riprodotta tantissimo e le correnti possono spingere queste specie marine urticanti, tipiche del Mediterraneo e dal caratteristico bordo violaceo, sul mar Ligure, il Tirreno e lo Ionio. In Alto Adriatico non ci sono, ma lì è tornata la Drymonema dalmatinum, un maxi animale marino di 80 centimetri di diametro che probabilmente mangia meduse". A fior d'acqua invece, sul Mar Ligure, Toscana, Sardegna, Lazio e Campania si osservano sempre più spesso le colonie di Velella Velella, polipi galleggianti carnivori che quando spiaggiano rendono la riva blu.

(Nella foto di Gigi Paderni, un esemplare di Drymonema dalmatinum)