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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Infrastrutture

Intesa Assoporti-Aivp all'insegna della cultura portuale

L'associazione che riunisce i principali scali mondiali si è riunita a Genova per discutere di nuove strategie per rilanciare il settore


Se è vero che i porti sono soggetti concorrenti nel mercato globale, sempre più spesso chi li gestisce scopre di dover affrontare problematiche comuni, come la sfida dello sviluppo sostenibile. Si avverte quindi la necessita di una "cultura portuale" che travalichi le frontiere, fondata su pochi ma chiari principi, quelli che hanno cercato di focalizzare i partecipanti della tre giorni organizzata a Genova dall'Aivp, l'associazione che raggruppa i principali scali marittimi mondiali.

Il porto si apre alla città
Dando per scontato i buoni propositi di tutti gli operatori, una domanda è comunque emersa più volte nel corso del confronto: come possono fattivamente cooperare i porti per favorire la crescita reciproca? L'esempio concreto lo ha offerto l'accordo stretto tra l'associazione internazionale e Assoporti. Il Memorandum of Undestanding (Mou), firmato dal presidente di Aivp, Jean Pierre Lecomte, e dal segretario generale di Assoporti, Paolo Ferrandino, prevede il mutuo impegno di entrambe le organizzazioni a sostenere "iniziative complementari e condivise volte a promuovere lo sviluppo sostenibile in particolare delle città portuali italiane". Ma di che si tratta, in particolare?  "L'attività di un porto – ha spiegato Lecomte - non si esaurisce nei traffici marittimi, siano essi di passeggeri o di merci. Intorno ad essi ruota un'intera cultura, che si traduce in indotto, formazione, ricerca. Per questo è utile a tutti i porti dotarsi di un Port Center, un centro capace di promuovere il dialogo con il cittadino, coinvolgendo scuole, istituzioni e privati, anche intorno ai temi ambientali che riguardano tutti".

Il fattore lavoro
C'è poi un altro elemento condiviso in Europa e nel mondo, su cui si è molto dibattuto a Genova: la problematica del lavoro. E' giudicata ovunque prioritaria. Ogni città, ogni territorio elabora strategie con l'obiettivo d'aumentare l'occupazione. I guadagni di produttività dei porti e la concorrenza industriale internazionale hanno in parte provocato una diminuzione dei posti nei settori tradizionalmente legati, direttamente o indirettamente, alle funzioni portuali. Di conseguenza, emerge la necessità di trovare attività e idee per rinnovare le funzioni e diversificare i lavori operati oggi nei porti, per favorire questi cambiamenti di natura economica e sociale.