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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Politiche marittime

"Caro Renzi", Vendola candida Taranto per la Concordia

Il governatore della Puglia scrive al presidente del Consiglio. È il sesto porto italiano che si fa avanti per demolire il relitto. Nel mondo sono in tutto dodici quelli candidati 


Dopo Piombino, Napoli, Genova, Civitavecchia e Palermo, un altro porto si fa avanti per demolire il relitto della Costa Concordia. E' il porto di Taranto. In una lettera inviata al presidente del Consiglio Matteo Renzi, il governatore della Puglia Nichi Vendola indica lo scalo di trasbordo come «particolarmente idoneo» ad ospitare e demolire la nave naufragata sull'isola del Giglio il 13 gennaio 2012. Tanti i punti a favore del porto: «La profondità dei fondali (che registrano ad oggi un pescaggio utile di 25 mt) – scrive il leader di Sinistra Ecologia e Libertà – la presenza di bacini navali di cui è dotato l'Arsenale Militare; la disponibilità a ridosso dell'area di un cantiere a mare di oltre 35mila metri quadri», «la presenza già in loco» di attrezzature idonee, «costituiscono tutti elementi che rendono il porto di Taranto particolarmente idoneo», «se non il più adeguato a livello nazionale».
Per il governatore della regione rilevanti sarebbero «le molteplici implicazioni di ordine economico ed occupazionale» che l'opera di demolizione porterebbe. Secondo Vendola, sotto  l'aspetto infrastrutturale lo scalo ha già tutto quello che serve, anche se, in chiusura della lettera, aggiunge di essere disponibile a verificare, «d'intesa con l'Autorità portuale e con i dicasteri competenti, la eventuale necessità di adeguamenti infrastrutturali».
 
 
Taranto è il sesto porto italiano che si fa avanti. Sarebbero dodici in tutto, sparsi nel mondo, i porti candidati che l'Osservatorio di monitoraggio del relitto presieduto dalla Regione Toscana sta vagliando da diversi mesi. Gli altri dovrebbero essere Marsiglia, Izmir in Turchia, un porto della Gran Bretagna, uno della Norvegia e un paio in Cina. La decisione finale dell'Osservatorio verrà presa a breve, entro marzo, di concerto con gli assicuratori, l'armatore Carnival, diversi dicasteri italiani con alcuni enti pubblici e militari.