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17 aprile 2024, Aggiornato alle 18,17
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Politiche marittime

Un fondo Ue per la pesca sostenibile?

Parlamento vara pacchetto (ancora da approvare) da 6,5 miliardi. Scontenta Ocean12: "La lotta alla pesca selvaggia è solo rimandata"


Il Parlamento Ue, insieme a un gruppo composto dai responsabili della pesca dei singoli Stati Ue, ha varato un pacchetto da 6,5 miliardi a sostegno del settore. Il fondo sarà erogato nel periodo 2014-2020 ma per essere definitivamente approvato deve ancora passare per altri due step: il voto della Commissione Ue per la Pesca e infine quello del Parlamento. 
Il fondo aiuterà i pescatori a conformarsi alla Politica Comune della Pesca (Pcp) entrata in vigore il primo gennaio di quest'anno (il documento completo). Il Pcp intende riportare gli stock ittici a livelli sostenibili ponendo fine agli sprechi e creando nuova occupazione. Saranno vietati i rigetti in mare, rafforzati i diritti del settore, decentrato il processo decisionale, potenziata l'acquacoltura e sostenuta la piccola pesca. Verrà creato un database "scientifico" sugli stock disponibili e applicata l'assunzione di responsabilità nelle acque dei paesi terzi attraverso accordi tra i paesi membri. 
Per Uta Bellion, direttrice del Pew Charitable Trusts, organizzazione no-profit con sede a Philadelphia, gli interventi sono positivi: «Maggiori fondi per gli Stati membri per la raccolta dati nonché un miglioramento dei controlli e dell'applicazione delle normative. Verranno inoltre rafforzati i provvedimenti che consentono il blocco dei finanziamenti pubblici ai singoli operatori e agli Stati membri che non garantiscono il rispetto e l'aderenza alle norme». 
Tuttavia le sovvenzioni, secondo Serena Masdo, coordinatrice nazionale di Ocean12 (istituzione che raccoglie 189 associazioni della pesca per la maggior parte europee) «rappresentano un vero passo indietro rispetto agli obiettivi che l'Ue si era posta, soprattutto rispetto alla lotta contro la pesca eccessiva e non sostenibile, come ad esempio gli aiuti per l'arresto temporaneo delle attività di pesca e per la sostituzione dei motori dei pescherecci. Con l'approvazione di misure e sovvenzioni di questo tipo, anziché fermare definitivamente la pesca eccessiva, l'Ue si è limitata di fatto solo a sospenderla temporaneamente».