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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Politiche marittime

Una settimana di Sistri

Crollano fino al 40% le consegne di rifiuti speciali. Il sistema non è ancora integrato al ciclo del trasporto. Al vaglio del Senato tre emendamenti per andare incontro alle richieste del settore |  Il Sistri semplificato


di Paolo Bosso 
 
Il Sistri, partito il primo ottobre, ha ancora tanta strada da fare. Calano fino al 40% le consegne dei rifiuti pericolosi agli impianti di gestione, probabilmente a causa della mancanza all'appello di circa mille PEC, la posta elettronica certificata. Un dato che sintetizza, afferma il coordinamento della Campania di Conftrasporto, «le difficoltà delle imprese ad aggiornare i dispositivi elettronici, a contattare il call-center Sistri» nonché «la lunghezza esasperante delle operazioni da svolgere». Due giorni fa l'associazione di categoria ha incontrato a Roma il ministero dell'Ambiente insieme a Selex (che gestisce il sito del Sistri) e AgID (Agenzia per l'Italia Digitale). Un tavolo tecnico in cui sono stati stabiliti tre emendamenti alla norma sul sistema di monitoraggio dei rifiuti pericolosi.
Il primo riguarda l'assoggettamento del sistema anche ai vettori stranieri in partenza dall'Italia, una misura sacrosanta per le associazioni di categoria che la richiedono sulla base del principio di concorrenza paritaria. Poi il rinvio di 90 giorni dell'applicazione delle sanzioni, infine un collaudo telematico 30 giorni prima dell'inizio delle sanzioni. Tre interventi che andranno al vaglio del Parlamento, ora al Senato poi alla Camera per l'approvazione definitiva.
Sul sito del Sistri verrà creato un FAQ su quattro ambiti: per le richieste di associazioni e imprese, per le risposte della Selex, per quelle del ministero dell'Ambiente, infine per quelle dell'AgID.
Come sta andando il Sistri dopo poco più di una settimana di attività? Maluccio per il coordinamento regionale di Conftrasporto. Sono cresciute ovviamente le chiavette USB, quelle che permettono il collegamento internet (salgono a 165mila), e le scatole nere (4.900), ma per entrambi si riscontrano diversi problemi. L'aggiornamento delle prime è affidato al conducente quando, afferma l'associazione, andrebbe fatto in sede aziendale, dal produttore o in un internet point. Infine le black box, che sono obbligatorie, Conftrasporto le vorrebbe facoltative.
Il Sistri ha ancora tanta strada da fare. E' farraginoso e non incontra pareri favorevoli da parte di nessuno, pur restando un sistema necessario.