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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Politiche marittime

La Guardia costiera fa il bilancio dell'estate 2013

Tremila uomini e 300 gommoni sono stati impegnati in mare e sulle coste italiane per effettuare oltre 45mila controlli


Quest'anno, durante i mesi estivi, le Capitanerie di porto hanno svolto 45.878 controlli in mare e sulle coste della Penisola. Il dato è stato fornito dal comandante generale della guardia costiera, l'ammiraglio Felicio Angrisano, in una conferenza stampa che si è tenuta al Salone Nautico in corso a Genova. Per gli interventi sono stati impiegati tremila uomini e 300 gommoni. "Rispetto al 2012 abbiamo avuto un calo dei controlli del 30% - commenta l'ammiraglio - un dato che valuto positivamente: grazie al bollino blu abbiamo evitato duplicazione dei controlli. Anche gli illeciti amministrativi sono diminuiti, passando da 2.593 del 2012 a 2.238. Sicuramente la crisi economica ha fatto mettere in mare meno barche, e soprattutto concentrate nel fine settimana". Le unità da diporto soccorse sono state 834 (946 nel 2012), di queste 615 erano imbarcazioni a motore e 219 a vela. Tra le cause di richiesta di aiuto, le avarie ai motori rimangono le principali, con 497 casi, 147 invece, per le avverse condizioni meteo, 99 per incaglio mentre 11 casi sono di collisione. Le persone soccorse sono state 2.888, di queste 2.398 diportisti, 419 bagnanti, 36 windsurfisti, 18 subacquei e 17 acquascooteristi. Anche i morti sono diminuiti, passando da 115 a 62, di cui 36 per annegamento.