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25 aprile 2024, Aggiornato alle 12,04
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Infrastrutture

Chiude a Palermo un bacino galleggiante

Motivi di sicurezza hanno indotto Fincantieri a bloccare le attività sulla struttura di 52mila tonnellate


Sono stati  "motivi di sicurezza" che hanno indotto Fincantieri a chiudere il bacino galleggiante da 52 mila tonnellate di Palermo. Le due gru lato mare sono state arretrate per bilanciare il bacino che, come ha scritto Il Giornale di Sicilia, rischia di affondare per via delle numerose falle sul fondo. In passato, il gruppo cantieristico ha speso circa un milione di euro per la manutenzione ordinaria dei bacini da 19 e 52 mila tonnellate. Ora servirebbero lavori straordinari, che spettano alla Regione, in quanto proprietaria delle infrastrutture, stimati in circa 3 milioni di euro. Per la ristrutturazione dei due bacini, riferisce Cisco, sono state indette due gare del valore di 50 milioni di euro, che dopo anni di ricorsi sono state aggiudicate alla Cimolai di Pordenone. Ma sui contratti manca ancora la firma della Regione e, continuando così, rischia la chiusura anche il bacino da 19 mila tonnellate.