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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Salerno e Civitavecchia, nasce la coppia perfetta

Si sosterranno a vicenda nella logistica turistica e nella promozione commerciale creando un "polo crocieristico tirrenico". E Napoli è stretta in una morsa


di Paolo Bosso 
 
Civitavecchia e Salerno stipulano un patto sulle crociere e stringono in una morsa il porto di Napoli. Nei giorni scorsi il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca, insieme a quello di Civitavecchia Pietro Tidei, al presidente dell'Autorità portuale Andrea Annunziata e a quello di Civitavecchia Pasqualino Monti, hanno firmato un protocollo di intesa che prevede un gemellaggio logistico e commerciale tra i due porti.
Civitavecchia, il primo porto crocieristico d'Italia con due milioni e mezzo di passeggeri nel 2012, si appoggerà a quello di Salerno per far sbarcare le navi, mentre quest'ultimo avrà la possibilità di sfruttare il "porto di Roma" per promuovere e attirare turismo. E' la creazione di quello che i firmatari hanno battezzato un "polo crocieristico tirrenico". Un nome neanche tanto roboante se pensiamo che Salerno sarà destinata a crescere moltissimo, appena verrà inaugurata la Stazione Marittima che porterà, a detta dell'Authority, 140 approdi l'anno. A Sud Vietri sul Mare e la penisola Sorrentina, al centro le bellezze della Toscana e della Capitale. Una rete turistica perfetta che copre un raggio di centinaia di chilometri, catturando potenzialmente più di tre milioni di turisti.
«Il nostro è un piccolo grande porto» sorride Annunziata. «Cercavamo un partner dinamico, che potesse contare su un territorio alle spalle» sorride a sua volta Monti, «ecco, Salerno per noi rappresenta tutto questo». Un matrimonio perfetto, solido e progressivo, che porterà nei prossimi anni i due porti a fare promozione insieme, per esempio nelle fiere, e ad appoggiarsi reciprocamente per non lasciare mai una nave senza banchina. In mezzo il porto di Napoli che nel 2012 ha registrato un calo del 5% nei crocieristi, segnando 1,2 milioni di passeggeri. La Stazione Marittima dello scalo partenopeo è satura, il porto non ha più approdi e l'Autorità portuale è stata commissariata da un mese, aspettando una delle nomine più lente di sempre. A fianco il molo San Vincenzo, il simbolo di un porto fermo.