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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Logistica

I trasporti inquinano? Meglio passare alla rotaia

Sottoscritto un accordo tra il ministero dell'Ambiente, Trenitalia e Automarocchi per promuovere il progressivo trasferimento del traffico delle merci dalla strada alla ferrovia


Se crescono i trasporti, aumentano anche le emissioni nocive? Non necessariamente. Portando infatti l'incidenza del trasporto merci su rotaia dall'attuale 6 al 24 per cento, sarebbe possibile ridurre notevolmente l'impatto ambientale provocato dal traffico dei mezzi pesanti sul territorio e, di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica, polveri sottili e altri inquinanti, risparmiando addirittura attorno ai 3 miliardi l'anno sui costi esterni che gravano sull'ecosistema. L'obiettivo di quadruplicare in Italia l'utilizzo delle strade ferrate per la circolazione delle merci è alla base del protocollo d'Intesa sottoscritto a Roma tra il ministero dell'Ambiente e due delle maggiori imprese di trasporto che operano sul mercato nazionale, Trenitalia S.p.A. ed Autamarocchi S.p.A, grande società di autotrasporto merci.
Per togliere dalla strada una parte significativa dei flussi del traffico pesante dai grandi assi di scorrimento Nord-Sud ed Est Ovest, le due società si impegnano a formulare e concordare proposte ed azioni da sottoporre al governo, nell'ambito dei periodici provvedimenti legislativi ed economici volti a sostenere l'attività del trasporto. Questo per meglio compensare gli oneri dell'autotrasporto sulle percorrenze a corto raggio ed incentivare la riconversione del parco mezzi in linea con gli standard Euro 5/5EEV e, dal 2014, Euro 6. La ferrovia dovrà essere invece protagonista sulle percorrenze a medio-lungo raggio. I provvedimenti da studiare saranno quelli utili a favorire l'integrazione operativa tra le due modalità (intermodalità), ponendo a "segmento comune" i grandi flussi del trasferimento delle merci tra le aree di origine e destinazione, anche tramite un più intenso utilizzo degli attuali terminal intermodali quali nodi logistici di interscambio fra strada e ferrovia.