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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Infrastrutture

Fincantieri approva bilancio 2012. Buon andamento del gruppo

Risultati migliori dell'anno precedente nonostante un mercato difficile e con scarse opportunità. Dall'offshore nuove possibilità di sviluppo


 

Il consiglio di amministrazione di Fincantieri, riunitosi nei giorni scorsi a Roma, ha esaminato e approvato il progetto di bilancio consolidato e il bilancio d'esercizio relativi 2012 che si chiude con un utile di 15 milioni, in miglioramento rispetto all'anno precedente, con un EBITDA 137 milioni, registrando ricavi a 2,4 miliardi con una quota di export che supera il 70%.

«Nonostante il permanere di un contesto di riferimento alquanto difficile e l'acquisizione di STX OSV – ha detto l'ad Giuseppe Bono – i risultati ci permettono di rafforzare le leadership raggiunte e di guardare con maggior ottimismo a un futuro di sviluppo. Tutto questo, unitamente all'implementazione del piano di riorganizzazione condiviso con il sindacato e volto al recupero della produttività e all'incremento di flessibilità, crea le premesse per mantenere in attività i cantieri italiani, in una  solida situazione economico-finanziaria».

La struttura finanziaria del gruppo Fincantieri è solida. La posizione finanziaria netta è positiva per 480 milioni, con una disponibilità di cassa 692 milioni, un patrimonio netto di 957 milioni, con 309 milioni di riserve prevalentemente per utili non distribuiti. Inoltre, in bilancio, sono appostati fondi più che congrui per fronteggiare rischi e oneri specifici, per un ammontare pari a circa 101 milioni. Gli investimenti sono pari a 89 milioni che includono anche la continuazione del programma di investimenti in atto nei cantieri americani.

Sotto l'aspetto commerciale l'azienda ha colto le opportunità offerte dal mercato con nuovi ordini, comprese le opzioni per 6,5 miliardi che includono peraltro tutte le nuove navi prototipo assegnate nel settore crocieristico. Nel comparto mercantile sono state acquisite due navi da crociera per Viking Ocean Cruises ed un ordine dalla canadese Société des traversiers du Québec per un traghetto dual fuel di ultima generazione con caratteristiche di propulsione innovative. Nel settore militare, infine, viene segnalata la costruzione, attraverso la controllata americana Fincantieri Marine Group, di due unità LCS (Littoral Combat Ship) per la US Navy (relative al contratto per la costruzione di 10 unità siglato alla fine del 2010) e di 40 piccoli pattugliatori per la US Coast Guard. Infine, sono stati acquisiti ordini per 66 milioni nel comparto delle riparazioni e trasformazioni e per 77 milioni in quello dei sistemi e componenti.

Nell'ambito del piano di riorganizzazione aziendale, oggetto di un accordo a livello nazionale sottoscritto a fine 2011 con il ministero del Lavoro e la maggioranza delle organizzazioni sindacali, il gruppo navalmeccanico ha perseguito da un lato il riequilibrio degli organici in relazione ai ridotti carichi di lavoro (uscite di personale per 333 unità a livello di capogruppo e ricorso alla cassa integrazione guadagni straordinaria mediamente per 1463 persone) e dall'altro gli obiettivi di diversificazione del business. 

La firma del 21 dicembre con la quale Fincantieri ha acquisito il 50,75% di STX OSV, società quotata alla Borsa di Singapore, è stato un vero colpo trattandosi di una società forte (ultimo triennio chiuso con 1,6 miliardi di ricavi e un EBITDA di 190 milioni) e specializzata nell'offshore. Il gruppo infatti ha raddoppiato le sue dimensioni, diventando uno dei primi cinque costruttori navali al mondo, con i primi quattro tutti coreani, e si posiziona come produttore leader in tutti i segmenti di mercato ad alto valore aggiunto della cantieristica navale.

Per quanto riguarda l'arrivo del nuovo presidente, dopo le dimissioni di Corrado Antonini del 31 dicembre scorso, Fincantieri ha riferito che è ancora presto, rinviando la nomina ad «una prossima occasione».