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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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"Costa Crociere? Un patrimonio italiano"

Il nuovo ad della società, Michael Thamm, spiega che la compagnia è e resterà un importante marchio nazionale. Annuncia inoltre per il 2013 ottocento nuove assunzioni 


Costa Crociere? E' un'azienda italiana e tale deve rimanere. Ha le idee chiare sul futuro della compagnia crocieristica il nuovo amministratore delegato della società, Michael Thamm (nella foto), che in un'intervista al Secolo XIX delinea i programmi di rilancio del marchio e annuncia 800 nuove assunzioni. "Il 2012 – dice - è stato un anno difficile , il mio obiettivo è che Costa sia la compagnia di crociera più rispettabile e redditizia dell'intero settore: sicura, affidabile e proiettata al futuro". Thamm presenta inoltre la nuova ammiraglia della flotta, Costa Diadema: "Sarà la più grande nave da crociera battente bandiera italiana. La consegna è prevista per il 30 ottobre 2014, impiegando circa 3.500 lavoratori Fincantieri e dell'indotto". Nel 2013 Costa intende rafforzare la sua presenza in Asia, con due ulteriori navi posizionate nell'area, e inaugurare nuovi itinerari nel Mediterraneo, nelle isole Canarie, negli Emirati Arabi, in Sud America e  nei Caraibi. La crescita dell'occupazione sarà una logica conseguenza: ci sarà maggior bisogno di lavoratori sia nella sede di Genova che a bordo delle navi e negli "hotel" della flotta. Quanto a Costa Concordia, il nuovo ad ha assicurato: "Il raddrizzamento della nave dovrebbe essere completato a fine estate 2013. I tecnici di Titan/Micoperi stanno dando il massimo per rispettare i tempi. E' un'operazione immane, mai realizzata prima".