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24 aprile 2024, Aggiornato alle 17,44
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Grecia, traghetti più lenti per ridurre i costi

Diminuendo la velocità di navigazione dai precedenti 26-28 nodi a soli 20-21, le compagnie riescono a tagliare i costi del 7-8%. Dal 2009, il prezzo del carburante nel Paese ellenico è più che raddoppiato 


Più lenti o completamente fermi. E' il destino dei traghetti che navigano tra le isole dell'Egeo a causa della crisi economica che sta incidendo pesantemente sulle imprese di navigazione greche. Nel tentativo di contenere i costi, le compagnie hanno esteso il tempo di navigazione delle navi e ridotto la loro velocità di spostamento dai precedenti 26-28 nodi a soli 20-21 nodi, una riduzione che - a seconda della distanza della destinazione - si traduce in ritardi sino a due ore rispetto alle tabelle orarie di sole poche settimane fa. Così facendo, però, si riescono a ridurre i costi giornalieri di circa il 7-8%. Il costo del carburante incide per il 60% sulle spese giornaliere delle navi e il suo prezzo è salito alle stelle negli ultimi tre anni: il tipo di carburante che i traghetti convenzionali utilizzano costava 294 euro a tonnellata nel giugno 2009 ed è salito a 598 euro nel giugno 2012. E proprio perché le compagnie di navigazione non hanno sufficiente denaro per pagare il carburante, riferisce il quotidiano Kathimerini, circa la metà dei 30 traghetti che navigano da e per le isole greche dell'Egeo e Creta partendo dai porti del Pireo, Rafina e Lavrio potrebbe essere messa temporaneamente fuori servizio nei prossimi tre mesi.