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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Crociere in Italia, le previsioni 2013

Stabile il numero di passeggeri movimentati e di toccate nave. Per effetto del decreto "Salva Coste" diminuiscono i porti di approdo


Anche per il 2013 il mercato italiano delle crociere sarà caratterizzato da una sostanziale stabilità. E' quanto ha annunciato questa mattina Sergio Senesi, presidente Cemar Agency Network di Genova, nel corso del "No Frills", il workshop b2b - acronimo che sta per "business to business" - dedicato agli operatori del turismo e attualmente in corso presso la Fiera di Bergamo.
I dati Cemar indicano per l'anno prossimo di un leggero incremento nel movimento passeggeri: 10.965.000 unità (+1,63% rispetto ai 10.789.00 del 2012), di cui 6.427.050 in transito e 4.538.870 imbarcanti o sbarcanti. Sostanzialmente stabili le toccate nave nei porti italiani (4.884 nel 2013 e 4.897 nel 2012) e invariato il numero di armatori: 47, come quest'anno.
Diminuiscono invece il numero di navi che toccano le nostre coste e il numero di porti coinvolti nell'attività crocieristica. Al termine del 2013 saranno transitate 142 navi contro le 148 del 2012 (-4%). I porti italiani passano invece da 66 nel 2012 a 61 nel 2013 (-7,57%) per effetto del decreto "Salva Coste".
«Nel corso del 2013 assisteremo purtroppo a una drastica diminuzione se non alla scomparsa degli scali in alcuni porti minori, quali Portofino, Ischia e Porto Cervo – ha detto Senesi – si tratta degli effetti negativi del decreto Salva Coste, con il quale abbiamo perso circa 40mila passeggeri nel settore delle crociere di lusso: nonostante l'impegno profuso dalle istituzioni locali, gli armatori hanno giustamente preferito rivolgersi a destinazioni vicine e maggiormente garantite, favorendo anche così i porti della Costa Azzurra e della Corsica». «Un sistema portuale organizzato – continua Senesi - consentirebbe un'ulteriore crescita del traffico passeggeri nei porti italiani, con un incremento che possiamo stimare in due milioni di presenze. Sarebbe sufficiente migliorare la ricettività dei nostri porti e garantire banchine attrezzate: si tratta di semplici azioni mirate che senza dubbio andrebbero a vantaggio del nostro Paese e a discapito della movimentazione nei porti francesi, spagnoli e croati».
La classifica dei porti italiani:
1. Civitavecchia: 2.450.000 di passeggeri movimentati.
2. Venezia
3. Napoli 
4. Livorno per la prima volta sopra quota un milione.
5.     Genova, che si contende la posizione con Savona.
Il 2013 porterà invece importanti variazioni nella classifica dei porti. Genova guadagnerà ben due posizioni, superando i 1.100.000 passeggeri movimentati, piazzandosi così in terza posizione dopo Civitavecchia e Venezia e prima di Napoli, Savona e Livorno. Nel 2013 ben cinque porti supereranno quota un milione di passeggeri (Civitavecchia, Venezia, Genova, Napoli e Savona), mentre altri tre si assesteranno tra i 500mila e un milione (Livorno, Bari e Messina). A scendere, troviamo sei porti tra i 100mila e i 500mila passeggeri (Catania, Palermo, Salerno, Ancona, Cagliari e Ravenna) e poi ancora quattro porti tra i 50mila e i 100mila passeggeri e 12 porti tra i 10mila e i 50mila passeggeri. Chiudono la classifica i 31 porti minori italiani, che non raggiungono i 10mila passeggeri movimentati.
La forte crescita del porto di Genova come anche di altri porti della penisola nel 2013 è senz'altro riconducibile all'aumento degli scali di MSC Crociere (oltre 780 toccate in Italia con oltre 2.800.000 passeggeri movimentati) mentre Costa Crociere e Royal Caribbean nel complesso rimangono stabili. Da segnalare anche il ritorno nel Mediterraneo della Disney e la seconda nave della Carnival. Una forte diminuzione strettamente legata al Decreto Salva Coste affonda Portofino con quasi -50%. Napoli e Livorno saranno invece penalizzati nel 2013 da evidenti difficoltà nella garanzia degli ormeggi: un problema che il porto campano e quello toscano dovranno affrontare e risolvere, anche perché ha già ampiamente favorito le destinazioni vicine quali Salerno e La Spezia.