|
adsp napoli 1
20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
forges1

Informazioni MarittimeInformazioni Marittime

unitraco2
Infrastrutture

Sportello Unico Doganale: "Chi l'ha visto?"

Secondo Confapi Trasporti, dovrebbe essere lo strumento per avviare la necessaria semplificazione burocratica delle pratiche doganali. Ma nel decreto Sviluppo approvato dal Governo non ve ne è traccia


Che fine ha fatto lo Sportello Unico Doganale? Secondo Confapi Trasporti, nel decreto Sviluppo approvato venerdì scorso dal Consiglio dei ministri non ve ne è traccia. Eppure nel Piano della Logistica promosso da Bartolomeo Giachino, presidente della Consulta generale per l'Autotrasporto e la Logistica, come assoluta priorità è indicata la "semplificazione" burocratica delle pratiche doganali attraverso, appunto, l'istituzione di uno sportello unico per cercare di superare, una volta per tutte, le inefficienze che contraddistinguono il sistema Italia. Inefficienze davvero costose. Il presidente di Confapi Trasporti, Riccardo Fuochi, le ha quantificate in almeno due miliardi di euro annui (considerando i traffici persi a favore dei porti del Nord Europa si arriva ad oltre cinque miliardi di euro).
Dello Sportello Unico si parla da anni. "Centinaia di convegni – ricorda Fuochi –, incontri, seminari, migliaia di persone coinvolte per spiegarci che attuando lo sportello unico si poteva eliminare il ‘gap' di efficienza tra porti del Nord e il nostro sistema doganale: ebbene, nel Decreto Sviluppo non compare la tanto attesa norma riguardante lo sportello unico doganale". Nel contempo - ha sottolineato il presidente di Confapi Trasporti - vengono emanate norme che inaspriscono pesantemente le sanzioni previste dall'articolo 303 del TULD portandole fino a 10 volte l'ammontare dei diritti maggiormente dovuti, eliminando il presupposto della "buona fede" e discriminando ulteriormente la categoria nei confronto degli altri Paesi Ue che per gli stessi fatti non prevedono sanzioni. Addirittura alcune Dogane - ha rilevato - "integrano" la norma con circolari che prevedono pene anche a fronte di differenze di Origine, non previste dalla legge. "A questo punto ci chiediamo - ha concluso Fuochi - se si vuole effettivamente rilanciare lo sviluppo del Paese oppure si tende sempre di più ad attribuire maggiori poteri alla burocrazia anche a scapito dell'industria logistica che come tutti sappiamo potrebbe essere proprio uno dei motori dello sviluppo". Stando a quanto afferma l'Agenzia delle Dogane, il tanto agognato Sportello Unico, una volta istituito e a regime dovrebbe gestire: la richiesta, il controllo e lo "scarico" di certificazioni/nulla osta/autorizzazioni  effettuate per via telematica (single window ); la digitalizzazione dell'intero processo di sdoganamento, compresi i segmenti di controllo di cui sono titolari le altre amministrazioni (one stop shop); il coordinamento dei diversi uffici per via telematica, secondo la logica auspicata dal Codice dell'amministrazione Digitale. Questi gli intenti, ma gli operatori del settore aspettano che dalle parole si passi ai fatti.