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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Demolire! Demolire! Demolire!

L'elemento che accomuna la prima parte degli interventi al Mare Forum 2012 è la necessità di demolire, sia per compensare l'oversupply che per far riprendere il mercato. Ma il cargo non ne ha bisogno


Le demolizioni sono uno dei fattori chiave per la ripresa economica dello shipping. Molti degli interventi al Mare Forum 2012 di Sorrento hanno avuto questo elemento in comune. "Le entrate in questi ultimi anni sono state inferiori al passato, questo il motivo principale per cui gli armatori hanno deciso di non demolire" ha sintetizzato Foteini Kanellopoulou, analista di Clarkson. Le flotte devono diminuire ma, per esempio, il settore cargo è uno di quelli che al contrario ha bisogno di nuove navi. Nel suo colorito intervento, intervallato da incursioni liriche di Puccini e Caruso, John D'Ancona (nella foto) di Braemar Seascope ha infatti evidenziato come il cargo ha bisogno di crescere più delle altre tipologie. "Il Brasile – afferma D'Ancona – sarà l'elemento fondante per il cargo, manterrà i volumi attuali ma i prezzi devono salire".
Tornare al verismo. Tornare a livelli reali, con un indice del dry bulk vero, "veristico", ridimensionando l'impennata degli ultimi anni che, a detta di D'Antona: "Non rispecchia il mercato". "L'indice è salito tanto dal 2002 ad oggi. Troppo. Questo è un periodo romantico, dobbiamo tornare al verismo del mercato".
Alla necessità di tornare a demolire si aggiunge Giuseppe D'Amato, presidente di Perseveranza di Navigazione, che ha parafrasato la famosa esortazione di Vittorio Emanuele Orlando: "Demolire! Demolire! Demolire!".