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23 aprile 2024, Aggiornato alle 16,31
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Tirrenia rinnoverà cinque navi della flotta

L'ad Ettore Morace presenta il piano industriale. "Con Cin i contribuenti risparmieranno 30 milioni di euro". Ottimismo sull'indagine Ue: "Acquisizione trasparente"


Snocciola ottimismo Ettore Morace, amministratore delegato Tirrenia. La Commissione europea sta indagando sugli aiuti di Stato ma la compagnia ostenta ottimismo. «Noi siamo tranquillissimi - afferma Morace a Ship2Shore – primo perché il provvedimento si riferisce ad aiuti pregressi, quando noi non eravamo neppure in calendario e secondo perché la procedura di acquisizione è avvenuta nella massima trasparenza».
Il piano industriale non è ancora definito, ma il motivo è presto detto: «Tirrenia è una società molto complessa – continua l'ad – ma siamo prossimi alla versione finale che traguarda un orizzonte temporale di otto anni coincidente, non a caso, con quella della Convenzione di Stato». Massimo rispetto anche per l'organico e il «sacrosanto principio di continuità territoriale. Non dimentichiamo che versare 72 milioni di euro all'anno è solo del tutto apparentemente uno spreco di denaro pubblico. Infatti la vecchia Tirrenia usufruiva dell'incredibile ‘jolly' del rimborso a piè di lista, che rendeva del tutto indefinito l'effettivo esborso a carico dello Stato, e dunque del contribuente, con ciò alimentando un terribile circolo vizioso. In realtà il gruppo costava circa 110 milioni di euro all'anno, dunque, tradotto in cifre, con Cin i cittadini risparmieranno oltre trenta milioni di euro all'anno per gli otto anni di durata convenzionale, ovvero più di 240 milioni».
Sul rinnovo della flotta le navi da sostituire dovrebbero essere cinque, quasi tutte della classe Strade Romane, le quali saranno quasi tutte demolite. «Al loro posto entreranno in servizio due night ferry da 2mila metri lineari di capacità e 24 nodi – prosegue Morace - tengo a precisare che il nuovo tonnellaggio sarà tutto reperito sul mercato, mediante contratti di bare-boat charter con opzione di acquisto, dunque non saranno né nuove costruzioni né navi esistenti dei tre soci di Cin; non è infatti previsto il depauperamento delle rispettive flotte. La terza nave sarà impiegata sulla Genova-Olbia, dove ultimamente figurava la Clodia ma solo in virtù del fatto che la Janas, nave più moderna a questa rotta in origine destinata, era stata girata sulla Napoli-Palermo dopo che un incendio aveva messo fuori gioco la Vincenzo Florio». 
Tranquillità anche sull'occupazione: «Il nostro piano industriale – conclude - prevede l'integrale mantenimento dell'attuale organico che consta di circa 1.500 addetti, ed inoltre il rispetto degli attuali livelli salariali».