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26 aprile 2024, Aggiornato alle 17,27
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Grimaldi, cinque navi per Acl

La controllata Atlantic Container Line rinnova la sua flotta portacontainer. L'annuncio all'Euromed di Capri in cui si è discusso di ecobonus. La compagnia napoletana: "Quest'anno torniamo ai livelli pre-crisi"


Saranno cinque le nuove navi che andranno a sostituirne altrettante cinque. La gara tra i cantieri è stata avviata da tempo ed ora è alla fase finale. Atlantic Container Line (Acl), compagnia svedese controllata dal gruppo Grimaldi di Napoli, si appresta a rinnovare completamente la sua flotta di navi portacontainer e rotabili in linea tra il Nord Europa ed il Nord America. «Saranno le navi più grandi nel loro genere –ha commentato Emanuele Grimaldi, co-amministrayore dell'omonimo gruppo armatoriale di Napoli, nel corso della conferenza stampa che conclude i lavori del meeting Euromed la cui 15esima edizione si è svolta nell'isola di Capri- saranno lunghe 300 metri e rinnoveranno completamente la flotta. Abbiamo fatto una gara fra i cantieri. 15 si sono presentati per la costruzione. Purtroppo, neppure un europeo e neanche un giapponese. Sono 15 cantieri asiatici, coreani e cinesi. Abbiamo selezionato tre cinesi ed uno coreano. La consegna delle navi avverrà tra il 2013 e 2014». L'investimento complessivo si aggira attorno ai 500 milioni di dollari.
Parlando ad una platea di oltre 250 delegati (ma in tutto gli ospiti Grimaldi alla convention Euromed quest'anno sono stati 430), Emanuele Grimaldi ha sottolineato come l'aspetto ambientale è l'argomento più attuale e pertanto più perseguito dal suo gruppo armatoriale. «L'ecobonus –ha detto- è stata una felice intuizione in quanto non è distorsivo della concorrenza, è sostenibile e trasparente. Entro il 2012 entreranno in flotta 8/9 nuove navi, mentre ne andranno via almeno 9/10 unità a noleggio e ne abbiamo 8/10 da rottamare. Tra il 2007 ed 2012 abbiamo investito tre miliardi di euro. Quest'anno torneremo ad un fatturato a livelli pre-crisi di 2,5 miliardi». Tra le acquisizioni recenti di rilevo quello del terminal di Barcellona dove saranno investiti 20 milioni. In quanto alla privatizzazione di Tirrenia, per la quale il gruppo Grimaldi partecipa assieme ai gruppi Moby ed Msc con la nuova società Cin, si resta fiduciosi nell'approvazione da parte di Bruxelles «ma –commenta Grimaldi- i tempi sono incerti. Un parere potrà essere espresso anche a breve, entro un mese, ma potrebbe avere anche tempi diversi. Tre, quattro mesi, se dovesse intervenire la procedura lunga. Noi abbiamo tutto pronto. E' tutto scritto, nero su bianco. Rotte, continuità territoriale con la Sardegna, orari e tariffe. Poi, bisogna rinnovare la flotta adeguandola ai servizi. Prevediamo che nell'immediato debbano essere sostituite cinque navi».
Il governo, alla 15^ Euromed Convention Grimaldi era rappresentato dal sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, che ha evidenziato gli ottimi risultati prodotti dall'Ecobonus per il quale il governo sta studiando la possibilità di prolungarne la legge. Anche Tommaso Affinita, Ad di Rete Autostrade del Mediterraneo (Ram) ha sostenuto l'inderogabile necessità di rifinanziare l'Ecobonus «L'Europa –dice- guarda con attenzione alla norma italiana. E vorrebbe replicarla per i soggetti dei paesi partner. Se questo non dovesse avvenire nell'immediato bisognerebbe quantomeno strutturare l'Ecobonus a livello mediterraneo».
Alla convention Grimaldi sono intervenuti numerosi esponenti del mondo marittimo-portuale nazionale ed estero. Il presidente dell'Autorità portuale di Salerno, Andrea Annunziata; il direttore commerciale del porto di Barcellona, Rosa Puig Vidal, il direttore della DG Move della Commissione europea, Fotis Karamitsos; i "logistici" di Ford, Interferry, General Motors e Ecg; il Ceo del porto di Anversa, Eddy Bruyninckx.