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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Armatori

Saremar, vendite a gonfie vele Salpata la seconda unità

Sono quasi 18mila i biglietti venduti fin'ora dalla compagnia controllata dalla Regione Sardegna. Ieri alle 19.30 la partenza di "Dimonios" che collega l'isola con la Liguria


È ormai iniziata ufficialmente l'attività "armatoriale" della Regione Sardegna. Ieri alle 19.30 da Vado Ligure è partita la seconda unità che farà rotta verso Porto Torres. Si chiama Dimonios e assicurerà i collegamenti tra l'isola e la Liguria. Ad annunciarlo, una settimana dopo la partenza dei collegamenti tra Olbia-Golfo Aranci e Civitavecchia, è il governatore della Sardegna, Ugo Cappellacci. «Questa è un'iniziativa in difesa del diritto alla mobilità dei sardi - sottolinea il presidente - della nostra libertà di impresa e contro la violazione delle regole del mercato». Un'iniziatica sicuramente non partita in sordina visto i problemi che sta causando al processo di privatizzazione di Tirrenia dove l'unica concorrente rimasta in gara – Cin – ha paventato il ritiro proprio dopo l'ingresso della Sardegna nei traghetti. Sono stati quasi 18mila i biglietti venduti sinora dalla Saremar, la compagnia di navigazione controllata dalla Regione. Cappellacci ricorda i passaggi fondamentali che hanno portato al varo della flotta dei Quattro Mori. «Nel mese di gennaio la Giunta regionale ha inviato una prima segnalazione all'Antitrust contro il caro traghetti. Poiché ogni tentativo di dialogo si é rivelato inutile, nel mese di aprile abbiamo inviato un ricorso all'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato, che ora sta svolgendo l'istruttoria, e abbiamo deciso di assicurare i collegamenti con la Saremar, società di proprietà della Regione. Un cittadino di Roma, di Milano o Torino si ribellerebbe, se chiudessero un'autostrada o se vi fosse un aumento spropositato dei prezzi. A maggior ragione - chiarisce Cappellacci - noi sardi non possiamo tollerare che qualcuno possa interdire al nostro popolo il mare e il cielo».