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23 aprile 2024, Aggiornato alle 16,31
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Un altro stop per Tirrenia Morace: "Pausa di riflessione"

Il 23 è il giorno della firma definitiva per l'acquisizione ma Cin annuncia attraverso l'Amministratore delegato una "pausa di riflessione". Dopo l'ingresso della Saremar il valore di Tirrenia è nuovamente cambiato? di Paolo Bosso   A seguire aggiornamenti del 22 giugno


Nuovo stop per Tirrenia. L'entrata in campo della Regione Sardegna nel mercato dei traghetti con Saremar, l'ex controllata sarda di Tirrenia ceduta gratuitamente all'ente regionale con sovvenzioni da 13,6 milioni l'anno per 12 anni, non và proprio giù alla Compagnia Italiana di Navigazione, l'unica concorrente rimasta in gara per l'acquisizione di Tirrenia. L'ad di Cin Ettore Morace avrebbe chiesto una "pausa di riflessione" in vista della firma definitiva fissata per il 23 giugno. Sul piatto 20 milioni di fidejussione che Cin ha versato a garanzia dell'offerta fatta per Tirrenia (380 milioni di cui 200  subito e il resto a rate). La motivazione della compagnia apparentemente non fa una piega: il valore della Tirrenia è cambiato visto che il prezzo attuale è stato stabilito dall'advisor Profilo prima dell'entrata in campo della Sardegna con Saremar.
Anche questa gara rischia l'annullamento quindi, con la differenza che, rispetto ai precedenti casi, l'esito porterebbe necessariamente al fallimento di Tirrenia, visto che un terzo bando per l'acquisizione sarebbe impossibile. Presto l'ammistratore straordinario della compagnia di Stato Giancarlo D'Andrea si incontrerà con i rappresentanti dei ministeri dei Trasporti e Sviluppo Economico. Quale sarà il responso?
 
Paolo Bosso 
 
Aggiornamento del 22 giugno: A seguito delle ultime pieghe che la situazione Tirrenia sta prendendo, con il paventato naufragio della seconda gara di privatizzazione, La Federmar-Cisal, in una propria nota, informa che "sta prendendo in esame la costituzione di una società formata dai lavoratori della Tirrenia per la gestione della flotta impiegata dalla stessa nel servizio di collegamento tra il Continente e la Sardegna. L'iniziativa avrebbe lo scopo di coinvolgere anche economicamente i lavoratori nel mantenimento del loro posto di lavoro. La proposta allo studio della Federmar-Cisal -commenta il sindacato- è meno peregrina di quanto si possa pensare poiché sul piano dei finanziamenti si articolerebbe sul medesimo metodo adottato dalla CIN: pagare l'acquisizione e la gestione della flotta con i soldi sicuri delle sovvenzioni.