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19 aprile 2024, Aggiornato alle 10,23
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Marnavi avvia la due diligence per Liberty Lines

La società napoletana attiva la procedura prima di promuovere un'eventuale trattativa


La Marnavi Spa, che fa capo all'armatore partenopeo Domenico Ievoli, ha fatto pervenire all'inizio di giugno una manifestazione d'interesse al subentro nelle attività della Liberty Lines, richiedendo di poter espletare le attività di due diligence, prima di dare corso ad un'eventuale trattativa. Lo riferisce il CdA della compagnia di navigazione coinvolta circa un anno fa nell'operazione anti-corruzione"Mare monstrum". In un comunicato la società chiarisce che "è pienamente operativa ed efficiente. Le attività d'impresa proseguono in via ordinaria, nel pieno rispetto degli obblighi negoziali con le stazioni appaltanti, con i fornitori, i dipendenti e gli istituti di credito, con professionalità".


Nella nota diffusa da Liberty Lines si precisa che con provvedimento del 6 giugno, notificato alla società dal comando provinciale dei carabinieri di Trapani, il gip di Palermo, su proposta della procura, ha disposto l'ampliamento dei poteri del commissario giudiziale, a partire da quelli individuati nel provvedimento del 5 marzo scorso, includendovi il controllo su eventuali trattative finalizzate alla cessione a terzi della Liberty Lines o di un suo ramo d'azienda o su altre operazioni che potessero avere effetto, diretto o indiretto, sull'incarico giudiziale in corso d'esecuzione. Con ulteriore provvedimento, il gip ha autorizzato lo svolgimento della due diligence, richiesta da Marnavi. Tale attività, viene specificato, deve ancora essere avviata. L'eventuale successiva trattativa sarà subordinata agli esiti della due diligence e, in ogni caso, sottoposta al controllo del commissario giudiziale.


Le attività d'impresa, chiarisce inoltre il Consiglio di Amministrazione, "proseguono in via ordinaria, nel pieno rispetto degli obblighi negoziali con le stazioni appaltanti, con i fornitori, i dipendenti e gli istituti di credito, con professionalità, impegno e serietà da parte del management e nel solco delle direttive impartite dall'autorità giudiziaria, per tramite del commissario". E il provvedimento di commissariamento del 5 marzo 2018 "non comporta alcuna interdizione all'esercizio delle attività d'impresa, nè alcuna sua limitazione, quanto, piuttosto, l'affiancamento, a specifici fini, del commissario giudiziale, agli amministratori delegati della Liberty Lines.


Il comunicato della società sottolinea inoltre le "inesattezze nelle notizie riportate negli organi di stampa, relativamente alla questione del pagamento della quota di contributo dovuta dal Ministero dei Trasporti alla SNS per l'esercizio delle linee ex Siremar in convenzione. C'è sicuramente un grave ritardo nel pagamento della prima tranche di contributo dell'anno 2018, che era dovuto entro il mese di marzo. Detto ritardo è esclusivamente connesso all'avvicendamento degli amministratori di Liberty Lines, avvenuto tra il mese di febbraio e quello marzo 2018, che ha comportato, inevitabilmente, un allungamento dei tempi di verifica delle informazioni antimafia da parte del Mil. Ciò nondimeno, il mandato di pagamento della detta prima tranche di contributo è già in fase di esecuzione".


Dal mese di maggio del 2017, conclude la nota diffusa da Liberty Lines, "il management aziendale ha affrontato e superato questioni finanziarie, sindacali, tecniche ed organizzative di primaria importanza (non da ultimo la questione della concessione dell'area su cui insiste il Cantiere navale della Società) ed i servizi sono proseguiti ordinariamente senza alcun rallentamento o, tantomeno, interruzione".