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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Armatori - Infrastrutture

Tarros aggiunge nave e approdo al Great Pendulum

Il servizio che collega Mediterraneo orientale e occidentale vede l'ingresso di una quinta nave e una toccata in Portogallo


Tarros, la società spezzina attiva nel trasporto multimodale di container nel Mediterraneo, aggiunge un'altra nave e una nuova toccata al suo Great Pendulum Service (GPS) che dal 2009 collega direttamente i porti del Mediterraneo orientale e occidentale attraverso i porti italiani di La Spezia, Salerno e Genova.

Il servizio GPS, che negli anni ha visto un'evoluzione graduale ed è stato migliorato costantemente per cogliere le opportunità offerte dal mercato, nella sua nuova configurazione si basa su partenze settimanali di cinque moderne navi portacontainer anziché quattro come in precedenza. La portata media nominale delle navi è di 1,650 teu, equivalenti a circa 1,100 teu del peso di 14 tonnellate ciascuna. L'entrata in linea della quinta nave, oltre all'aumento della frequenza di servizio e della capacità di stiva, ha anche permesso di includere un nuovo porto nella zona industriale del Portogallo settentrionale, e cioè Leixoes, lo scalo della città di Oporto, affiancandolo al porto di Setubal, nell'area di Lisbona. «In questo modo la Tarros – si legge in una nota della compagnia - mette a disposizione del traffico merci italo portoghese un eccellente servizio "Short Sea" containerizzato, molto efficiente e certamente più rispettoso dell'ambiente rispetto ai servizi via strada ed anche a quelli via strada più nave traghetto».

La rotazione
Nella parte orientale della rotazione, con partenze da Genova, La Spezia e Salerno, sono scalati il porto greco del Pireo, i porti turchi di Istanbul, Gebze e Mersin, il porto siriano di Lattakia, Beirut in Libano ed infine il porto egiziano di Alessandria, dal quale le navi rientrano poi su Salerno, La Spezia e Genova. Da qui ripartono per il settore occidentale puntando direttamente su Casablanca in Marocco, poi per il nuovo scalo di Leixoes e infine per Setubal in Portogallo, prima di terminare questa lunga e complessa rotazione degna di una vera crociera rientrando a Genova, La Spezia, Salerno  per riprendere il ciclo orientale. In alcuni scali i container sono trasbordati verso altri porti non collegati direttamente: così da Istanbul vengono servite diverse località del Mar Nero mentre a La Spezia, nel Terminal del Golfo (operato direttamente dal Gruppo Tarros), il carico può essere trasbordato verso la Libia, l'Algeria, la Tunisia e Malta.

«In tutti gli scali – conclude la nota - la Tarros è in grado di offrire servizi locali efficienti e personalizzati mediante una rete di agenti controllati direttamente dal gruppo e nei porti sono disponibili per i caricatori tutti i tipi di containers standard e speciali, come Palletswide, Open Top, Open Top High Cube, Flats, Reefers etc. I "best sellers" di questa vasta gamma sono i Palletswide, che possono competere con la capacità dei trailers, e gli ultimi entrati in servizio, i 40' Superhigh Cube, che danno la possibilità di stivare carichi di maggior altezza rispetto ai normali High Cube».