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29 marzo 2024, Aggiornato alle 14,44
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Infrastrutture

Fincantieri acquisirà  T. Mariotti, anzi no

Genova Industrie Navali smentisce la notizia dell'ingresso del gruppo nello yachting di lusso


Dopo i contatti di qualche settimana fa, arriva l'intesa e la smentita sull'accordo per l'acquisizione di T. Mariotti da parte di Fincantieri. Il gruppo navalmeccanico avrebbe stretto, secondo Il Secolo XIX, un accordo con Genova Industrie Navali (GIN) per prendere il 51 per cento di T. Mariotti e il 49 per cento di San Giorgio del Porto ma GIN smentisce in una nota alcuna operazione del genere. Il consorzio, che si è occupato della demolizione di Costa Concordia, «smentisce in modo categorico che sia stato raggiunto alcun accordo con Fincantieri per l'ingresso della società nell'azionariato della holding per il controllo di Mariotti e San Giorgio del Porto». La rettifica è netta: le società «continuano ad operare nel settore delle riparazioni, trasformazioni, demolizioni e costruzioni navali in modo indipendente come sempre, secondo l'assetto azionario che vede la holding costituita da San Giorgio del Porto, Mariotti a cui si è aggiunta la parecipazione di Finsea». Si stigmatizza «la diffusione di notizie incontrollate che riguardano le singole società e il Gruppo facendo presente, qualora ve ne fosse bisogno, come la pubblicazione di informazioni non corrette crei danno ad aziende che operano da 90 anni a Genova creando lavoro ed occupazione per il territorio e contribuendo a promuovere l'eccellenza della cantieristica genovese ed italiana nel mondo».

Genova Industrie Navali è nato nel 2008 dall'unione con San Giorgio del Porto, guidato da Ferdinando Garrè e specializzato nelle riparazioni. Nel capitale, a giugno 2017, è entrata la holding Finsea, guidata dalla famiglia Negri, con il 22 per cento. T. Mariotti è in crisi da tempo, in parte proprio a causa di Fincantieri che si 'pappa' il grosso delle commesse. Una delle ultime dirette, senza consorzi, risale a febbraio 2015