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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Infrastrutture - Logistica

Allargare il porto a Levante, accordo Adsp Napoli-Rfi

Si lavorerà per progettare entro ottobre una nuova stazione da 750 metri a San Giovanni, da allacciare al terminal container in costruzione


La 'cura del ferro' (battezzata così dal ministro dei Trasporti, Graziano Delrio) arriva anche nel porto di Napoli. Venerdì, nel capoluogo campano, l'amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), Maurizio Gentile, e il presidente dell'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno Centrale, Pietro Spirito, hanno firmato un protocollo per potenziare i binari del porto di Napoli. 

Collegare Levante
«Ha un duplice obiettivo: definire le linee guida del progetto di costruzione di un binario da 750 metri nell'area orientale dello scalo, a ridosso del nuovo terminal container, così come previsto nel master plan recentemente approvato; stabilire accordi che ci consentano di avere il supporto strategico di un grande partner come Rfi nell'attuazione del nostro master plan», spiega Spirito. L'accordo, infatti, istituisce un gruppo di lavoro che in sette mesi – quindi entro ottobre - dovrà individuare gli interventi necessari per collegare lo scalo alla rete ferroviaria nazionale. Tra le zone più importanti c'è quella di Levante, dov'è in costruzione un nuovo terminal container – in realtà da decenni - che l'Adsp vorrebbe allargare più di quanto previsto dal cantiere attuale. Lo studio di fattibilità servirà a capire che soluzione progettuale adottare per realizzare una nuova stazione con un modulo da 750 metri all'altezza di Giovanni Barra, dove già si trova una stazione storica inutilizzata. Come Informazioni Marittime ha spiegato, è una partita cruciale per permettere un allaccio ferroviario competitivo con costi ragionevoli per gli operatori. 

Lo spazio per realizzare un'opera di questa ampiezza dipenderà dalla risoluzione della vertenza Porto Fiorito, un cantiere chiuso da anni (avviato nel 2011), di fianco la darsena di Levante, dove si sarebbe dovuto realizzare un polo nautico e che invece è naufragato tra la "tassa Monti" sul possesso (che ha portato nel 2012 e 2013 alla fuga di una grossa fetta di yacht dall'Italia) e il business burocratico dei Siti di Interesse Nazionale che ha paralizzato il tombamento di uno specchio acqueo. Proprio questo specchio sarà lo spazio che l'Adsp ha bisogno per allargare la darsena di Levante con la nuova stazione ferroviaria di San Giovanni. Ma finché non si chiuderà la vertenza, risarcendo Porto Fiorito e riconsegnando la concessione all'Adsp, non si potrà procedere.

L'accordo Adsp-Rfi che rientra nelle sinergie con gli enti locali e gli operatori, secondo l'ad Gentile. «In linea con gli indirizzi europei di sviluppo dei core port e dei corridoi Ten-T – spiega – è fondamentale dotarsi di connessioni veloci con i porti del centro e Nord Europa per garantire lo sviluppo dell'intero sistema logistico del Paese». «Lavorare con Rfi è una linea decisa da tempo», aggiunge Spirito, «il collegamento su ferro dal porto di Napoli è indispensabile per sviluppare traffici e per ammodernare il sistema di trasferimento delle merci».