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28 marzo 2024, Aggiornato alle 16,33
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Infrastrutture

Salerno viaggia verso il mezzo milione di teu

+10 per cento tra gennaio e febbraio. Nei prossimi mesi una seconda gru di banchina


Il porto di Salerno viaggia verso il mezzo milione di container (teu), trainato dalla crescita commerciale del Salerno Container Terminal, che movimenta quasi tutto il volume complessivo del porto. Nei primi due mesi di quest'anno ha registrato una crescita del 10 per cento. Con una media di 25 toccate alla settimana, il terminal del gruppo Gallozzi viaggia in controtendenza rispetto ad altri porti del Mezzogiorno e punta, prospezioni commerciali alla mano, a superare il tetto storico dei 500 mila teu. La conferma di un ruolo sempre più regionale del porto, al servizio dell'industria e dell'economia locale, come evidenziato dalla crescita nell'export agro-alimentare ma anche come gateway globale per il manifatturiero del Mezzogiorno.

Nuova gru
Salerno Container Terminal si prepara a mettere in servizio nei prossimi mesi la seconda gru di banchina Liebherr modello LHM 600 versione speciale HR (High Rise, con torre cioè più alta di 12 metri). Alta circa 50 metri, con uno sbraccio lungo 60 metri, è in grado di movimentare le più grandi porta container in servizio sulle rotte della sua clientela. Una terza gru, probabilmente ancora di maggiori dimensioni, è prevista entrare in esercizio intorno alla fine dell'anno. 

Il 2017 di SCT è stato chiuso con 454 mila (fonte Autorità di sistema portuale del Tirreno centrale), registrando una crescita del 17,1 per cento, frutto fra l'altro di una brusca accelerazione nel secondo semestre, superiore al 23 per cento. 

Il nuovo servizio di quest'anno
Nei primi giorni dell'anno, SCT ha aggiunto al suo schedule un nuovo servizio diretto con cadenza settimanale di Hamburg Sud-Maersk, tra Salerno e gli scali marittimi caraibici dell'America Centrale: 17 giorni di viaggio verso Cartagena (Colombia), Puerto Moin (Costa Rica) e Manzanillo (Panama). Transit-time veloce con l'hub di Algeciras, per connettere l'export di Salerno con il network globale della linea.

Dragaggio e imboccatura
Conclusa la prima fase di intervento ai fondali, con una profondità di circa 13 metri per una lunghezza di 320 metri all'ormeggio, cui seguirà una seconda fase - in dirittura di arrivo - con ulteriori approfondimenti, entro l'anno saranno completati i lavori di allargamento della imboccatura del porto, così da poter ormeggiare navi più grandi alle banchine del terminal, lunghe ciascuna 380 metri di lunghezza. In SCT ci lavorano 220 dipendenti. 

Nuovi spazi
Parallelamente, entro quest'anno è previsto il raddoppio delle aree di SCT2, l'inland terminal, posizionato all'uscita di Castel San Giorgio sull'autostrada Salerno-Caserta-Roma, progettato come polmone del terminal portuale, non casualmente nell'epicentro geografico del distretto agro-alimentare, SCT2 è in grado di assicurare ulteriori margini di crescita alle aree del porto.