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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Venezia presenta il suo progetto di deposito costiero di gas

Una struttura da 100 milioni da costruire in due anni. 32 mila m³ di capacità per - a regime - 900 mila m³ annuali di movimentazione


Due anni di lavoro e 100 milioni di euro per realizzarlo. È Venice LNG, il progetto per il deposito di stoccaggio costiero di gas naturale liquefatto (LNG) di Porto Marghera, presentato mercoledì dall'Autrità di sistema portuale (Adsp) di Venezia. L'investimento è di Venice Lng, una newco nata dall'unione di due gruppi industriali, Decal e San Marco Gas, presenti a Marghera da oltre cinquant'anni.

Come funziona il deposito
Il porto di Venezia è uno degli scali inquadrati nell'iniziativa europea Gainn_It gestita dal ministero dei Trasporti. Gode quindi di finanziamenti pubblici e di un cofinanziamento europeo. Non si escludono risorse della Banca Europea per gli Investimenti (Bei) e del prossimo bando Cef. Verrà realizzato a est dell'attuale sito di stoccaggio oli Decal (area ex Italcementi, demolita nel 2010). Sarà destinato ai veicoli pesanti e ai mezzi marini. Avrà una capacità di 32 mila metri cubi. Ci potranno approdare navi gasiere di massimo 30 mila metri cubi di capacità, in transito dal canale Industriale Sud. La distribuzione avverrà tramite autocisterne e metaniere di piccola taglia. Per quanto riguarda la movimentazione, da una movimentazione annua iniziale di 150 mila metri cubi si dovrebbe salire fino a 900 mila.


La struttura da 100 milioni consta di cinque parti:
1. Deposito sulla banchina Decal1
2. Sistema di trasferimento LNG con bettoline da 3 mila metri cubi
3. 5 corsie per il carico delle autocisterne
4. stazione di compressione per l'invio di boil off gas
5. Uffici 

È un'iniziativa che si inserisce «in un panorama nazionale in crescente fermento visto l'arrivo previsto nei prossimi anni delle prime navi da crociera alimentate a gas e anche dei primi ferry (traghetti) dual-fuel nonché della sperimentazione di camion alimentati così», commenta Pino Musolino, presidente dell'Adsp dell'Adriatico settentrionale. «Poter contare a Venezia – conclude - su un terminal predisposto per l'approvvigionamento di questo nuovo carburante ci consente di diventare l'hub adriatico per il rifornimento di LNG per le nuove navi e di essere già pronti anticipando le richieste del mercato».

Gas in Italia. Decreti, direttive e scadenze
L'interesse per il gas naturale liquefatto deriva da alcune normative internazionali che entreranno in vigore dal 2020 che prevedono carburanti a basso tenore di zolfo, come il gas, o,in alternativa l'installazione a bordo dei depuratori di fumo (scrubber). Oltre a questa scadenza, la direttiva europea DAFI, recepita in Italia con il Decreto legislativo 257/2016, impone che entro il 2025 nei porti venga realizzato un numero adeguato di punti di rifornimento per l'LNG per consentire la navigazione di navi alimentate a gas. A innescare la corsa a nuovi progetti da presentare, dopo anni di studi e analisi, è stata la recente approvazione del Quadro strategico nazionale (Disposizioni specifiche per la fornitura di gas naturale per il trasporto), cui ha lavorato il ministero dello Sviluppo Economico, che ha fornito un quadro regolatorio giudicato chiaro dagli esperti.

L'Adsp di Venezia stima che al 2030 la domanda di LNG prevista per il porto sarà di 873 mila tonnellate l'anno, per utilizzi ripartiti al 73% per il trasporto stradale e al 19,7% per il trasporto marittimo, il resto per i servizi locali. L'Adsp sta studiando con Rimorchiatori Riuniti Panfido la progettazione e realizzazione di una bettolina per il trasporto di gas con spintore bi-fuel per la distribuzione e il bunkeraggio, partendo ovviamente dal nuovo terminal Venice LNG. Si tratta di mezzi progettati e costruiti in Italia e, se funzionaeranno, destinati a fare scuola nel settore.

GAINN
Le attività co-finanziate nell'ambito del progetto GAINN promuovono l'uso di carburanti alternativi in considerazione delle restrizioni sulle emissioni di zolfo per il trasporto marittimo e contribuiscono alla definizione del quadro normativo nazionale che comprende anche leggi e regolamenti per la fornitura di carburante alle navi e dei tipi di strutture necessarie, in conformità con la Direttiva 2014/94/UE sulla realizzazione di un'infrastruttura per i combustibili alternativi.