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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Infrastrutture

Porti campani, nel 2018 gas a Napoli e chalet a Castellammare

Nel programma delle opere e dei cantieri, rinnovo del lungomare stabiese e nel capoluogo manifestazione d'interesse per un deposito costiero di gnl


di Paolo Bosso

Il programma 2018 delle opere da realizzare e i cantieri da avviare del sistema portuale della Campania è lo stesso di sei anni fa, ovvero una parte delle opere di quel "Grande progetto" europeo originariamente da 335 milioni di euro e oggi di 210 milioni se si aggiungono gli interventi del Piano triennale. L'anno prossimo l'Autorità di sistema portuale (Adsp) del Tirreno centrale impegnerà un terzo di queste risorse (circa 70 milioni) in 7 progetti, tra cui dragaggi, rinnovamento della rete fognaria con un nuovo depuratore, riavvio dei collegamenti ferroviari interni, ristrutturazione delle strade e restauro dello storico edificio dei migranti del Dopoguerra, l'Immacolatella Vecchia.

Nei primi unidici mesi i container sono cresciuti dell'11,9 per cento: Napoli del 6,5 e Salerno del 18,7%. I passeggeri locali e i traghetti crescono del 4,7 per cento tra gennaio e novembre: a Salerno del 24,6 per cento e a Napoli del 3 per cento, tenendo conto delle proporzioni di traffico tra i due scali. Nei primi undici mesi i ro-ro a Salerno, dove il traffico è già strutturato, sono cresciuti di ben il 22,8 per cento, mentre le rinfuse solide sono cresciute del 14,2 per cento. A Napoli cresce forte il traffico del gas, segnando un più 19,3 per cento, mentre crolla il traffico crocieristico, -29,4 per cento.

In uno dei periodi più performanti degli ultimi anni (container in forte ripresa a Napoli e ro-ro in crescita a Salerno), riprendono interventi congelati da anni, più o meno coincidenti con il commissariamento e la paralisi dello scalo capoluogo, iniziato a marzo del 2013 e conclusosi a novembre 2016. Oggi non dovrebbe essere più così, con la governance portuale – che oggi governa un sistema regionale – ripartita da un anno e determinata a rilanciare cantieri, progetti e manifestazioni d'interesse. «Bruxelles ci chiede un rendiconto entro il 2023. A Napoli i tempi per il dragaggio sono compatibili con il 2018», spiega il presidente dell'Adsp, Pietro Spirito. Le novità sono due: una manifestazione d'interesse per un deposito di bunkeraggio di gas naturale liquefatto, da pubblicare sul sito dell'Adsp entro il 26 gennaio, e la pubblicazione, prossimamente, di un bando gara per la creazione e gestione di chalet sul lungomare di Castellammare di Stabia, versante Fontana della Madonna.

La parte complicata è a Salerno, dove il dragaggio, seppur meno ampio di quello di Napoli, richiederà più tempo perché si stanno accumulando ritardi nelle prescrizioni del ministero dell'Ambiente. Attualmente si è in una prima fase dove si sta livellando uniformemente il fondale e si stanno caratterizzando i sedimenti da escavare, che verranno portati al dicastero per ottenere la Valutazione di Impatto Ambientale. A questa seguirà una seconda fase di escavo vero e proprio. Le prescrizioni sono a decine e richiedono parecchio tempo per essere sbrigate ma l'Adsp conta di iniziare i lavori già a metà strada.

Nel dettaglio, i 7 cantieri del 2018
1. Completamento della rete fognaria: 11,7 milioni
2. Ristrutturazione dell'impanto ferroviario interno: 200 mila
3. Restauro Immacolatella Vecchia: 3,5 milioni
4. Escavo dei fondali: 25,5 milioni
5. Riassetto collegamenti stradali e ferroviari: 15,9 milioni
6. Realizzazione depuratore MBR: 3,53 milioni
7. Risanamento banchina 33b del bacino di carenaggio 3: 9,9 milioni