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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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Politiche marittime

In arrivo i corsi per i vigilantes antipirateria

Un disciplinare del ministero dell'Interno fissa i criteri d'esame per l'accesso alla professione


I vigilantes addetti alla sicurezza sussidiaria nei porti, stazioni ferroviarie, metropolitane, treni e bus e le guardie giurate imbarcate nelle navi mercantili in funzione antipirateria, dovranno seguire appositi corsi di formazione e superare prove di esame per ottenere la certificazione richiesta per l'esecizio della professione. È quanto prevede il disciplinare diramato dal ministero dell'Interno (art. 6, comma 8, del D.M. 4 giugno 2014 n. 115) che fissa i criteri per l'accertamento dei requisiti professionali delle guardie giurate addette ai servizi di sicurezza sussidiaria che non richiedono l'impiego delle forze di polizia. L'accertamento dei requisiti è affidato a una commissione di esperti nominata dai prefetti competenti per territorio e presieduta da un funzionario di pubblica sicurezza designato dal questore.

La notizia la rende nota l'ASSIV, l'associazione delle imprese di vigilanza e servizi fiduciari aderente a Confindustria. 

Le prove di esame per i vigilantes vertono, oltre che sulla conoscenza delle leggi di pubblica sicurezza e della legislazione sugli stranieri, anche sulle norme sugli esplosivi, elementi di psicologia delle folle, conoscenze pratiche sulle tecniche d'ispezione dei mezzi di trasporto e di controllo dei bagagli, funzionamento dei metal detector e altre apparecchiature di controllo, e anche sulla conoscenza di una lingua straniera. 

Le guardie giurate imbarcate in funzione antipirateria dovranno in più conoscere le legislazioni internazionali in materia di navigazione, le diverse tipologie di navi, l'organizzazione di bordo e dovranno conoscere le procedure di sicurezza e di comunicazione da mettere in atto in caso di attacco di pirati. Sono infine previsti corsi di aggiornamento biennali e corsi di formazione integrativa per chi non supera l'esame.