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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Infrastrutture

Il porto di Taranto conquista la Zona franca

L'Agenzia delle dogane ha accolto la richiesta dell'autorità portuale. Gli operatori che si insedieranno nell'area potranno ora beneficiare di agevolazioni fiscali e taglio di altri costi


Il porto di Taranto è stato ufficialmente riconosciuto come Zona franca doganale non interclusa. Gli operatori che si insedieranno, quindi, potranno beneficiare di sgravi fiscali e taglio di altri costi. Il provvedimento, riferisce Il Sole 24 Ore, è del direttore interregionale dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli, Andrea Zucchini, e accoglie una richiesta che l'Autorità portuale aveva avanzato a giugno 2013 con l'obiettivo di rilanciare i traffici e attrarre nuovi investimenti. L'area sottoposta al nuovo regime doganale è pari a un milione e 45mila metri quadrati. Tutte le merci destinate alla Zona franca, rende noto Sergio Prete, presidente dell'Ap di Taranto, devono essere presentate in dogana unitamente alla dichiarazione di vincolo al regime. Una volta che la dichiarazione sarà stata accettata dalla dogana, si introducono le merci senza assolvere ai diritti e alle misure di politica commerciale. In altri termini, l'area in questione consente l'esenzione completa dalle imposte doganali e dall'Iva. Inoltre, le imprese manifatturiere che si insedieranno, avranno l'esenzione dall'imposta sui redditi e di quella regionale sulle attività produttive, nonché da altri eventuali oneri contributivi. Agevolazioni di costo importanti che possono rendere ancora più utile, al fine di favorire gli investimenti, la piena realizzazione della piastra logistica, progetto in corso di esecuzione per un importo complessivo di 219 milioni.