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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Infrastrutture

Il porto della Spezia smantella i vecchi silos

Le strutture, alte 40 metri, risalivano agli inizi degli anni Sessanta


Con l'abbattimento degli ultimi silos Monfer, vecchi di cinquant'anni, si rinnova lo skyline del porto della Spezia. La demolizione era iniziata nel 2010 con lo smantellamento delle strutture che un tempo appartenevano alla Italiana Coke, poi nel 2011 l'abbattimento dei due silos alla radice del Molo Enel, in viale San Bartolomeo. Oggi scompaiono definitivamente gli imponenti silos granari che si ergevano sul Molo Garibaldi. Alti 40 metri, con una torre centrale ospitante le scale di servizio, le sale di filtraggio e di misura, le apparecchiature di pompaggio e altri macchinari di servizio che superava i 60 metri, i silos risalivano agli inizi degli anni Sessanta, realizzati dall'allora Società Sosimage, concessionaria dell'area portuale destinata al traffico cerealicolo. La prossima settimana verranno iniziate anche le operazioni di smontaggio parziale dell'enorme gru su rotaia. Le altre porzioni verranno successivamente tagliate e trasportate altrove. "Andiamo avanti speditamente – assicura il presidente dell'Autorità portuale, Lorenzo Forcieri -. Entro l'estate calata Paita sarà liberata e diverrà visibile lo spazio che verrà occupato dalle opere del nuovo waterfront".