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28 marzo 2024, Aggiornato alle 12,19
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Il nuovo Codice doganale dell'Ue, cosa cambia

Dal primo maggio addio alle procedure di domiciliazione. La figura dell' Aeo sempre più centrale. E dal 2020 si può sdoganare ovunque in Europa, a prescindere da dove si trova la merce


di Paolo Bosso 
 
Una dogana snella, razionalizzata e soprattutto liberalizzata. Dal primo maggio in Italia, e in tutti gli altri 27 Paesi membri dell'Ue, arriva il nuovo Codice doganale dell'Unione europea (cdu, una recente sintesi del direttore dell'Agenzia delle Dogane, Teresa Alvaro, la trovate qui) che va a modificare diverse cose per gli addetti ai lavori, spingendo verso la telematizzazione, la semplificazione documentale e la professionalizzazione delle figure. Aspettando il 2020, quando arriverà lo "sdoganamento centralizzato", ovvero la possibilità di svincolare ovunque, a prescindere da dove si trovi la merce, purché sia in territorio europeo. Si tratta, per esempio, della possibilità di svincolare in Romania una merce presente in Italia o, all'inverso, sdoganare nel porto di Napoli un container approdato a Rotterdam. Un grosso cambiamento che apre a una specie di "mercato delle dogane" che «va visto come una ricchezza, una sfida che non deve preoccupare gli operatori» commenta Domenico De Crescenzo, presidente del Consiglio degli Spedizionieri Doganali di Napoli. «Si teme - spiega - che questa "delocalizzazione" delle procedure impoverisca la propria attività, col rischio di vedersi sottrarre il lavoro da spedizionieri di altri Stati, ma è vero anche il contrario. Bisogna vederci un'opportunità: così come alcuni paesi potrebbero "sottrarci" lavoro, allo stesso modo possiamo concorrere anche noi da altre parti. Comunque sia, per tutto questo ci vogliono ancora degli anni, concentriamoci piuttosto sui cambiamenti in arrivo tra qualche settimana». Uno di questi è la sostituzione, a partire dal primo maggio, delle "procedure di domiciliazione" (lo sdoganamento senza presentare la merce in dogana) con dichiarazioni telematizzate. 

Il cdu è stato approvato nel 2013 dal Parlamento Ue e si adegua al Trattato di Lisbona del 2007. Legifera su tutte le procedure doganali - che rappresentano il 16 per cento del commercio mondiale - spezzettate in 28 Paesi. Ogni paese adotterà il Codice con apposite circolari e alla fine quello che si spera di ottenere è una dogana europea centralizzata con regole uniformi uguali per tutti. Infine, tra quattro anni, oltre alla totale telematizzazione della burocrazia e allo sdoganamento centralizzato, si aggiunge un'altra importante riforma, quella del rappresentante doganale. Ma andiamo con ordine ed elenchiamo le novità in arrivo tra poco più di due settimane.

Addio alle procedure di domiciliazione
Esse rappresentano, secondo i dati dell'Agenzia delle Dogane, l'85 per cento delle dichiarazioni. Nel 2015 sono state 4,5 milioni in importazione e 11 milioni in esportazione. Dal primo maggio di quest'anno verranno eliminate e sostituite dalla dichiarazione semplificata (art. 166 e seguenti del cdu) e dall'iscrizione nelle scritture del dichiarante (art. 182 e seguente del cdu). La prima è un documento commerciale o amministrativo accompagnato da una dichiarazione nella quale è sufficiente inserire elementi atti a identificare la merce e il regime doganale al quale vincolarla; la seconda è un'autorizzazione dell'autorità doganale a presentare una dichiarazione.

L'importanza dell'Authorized Economic Operator (Aeo)
La certificazione Aeo è il maggior riconoscimento che l'autorità doganale conferisce agli operatori economici. Gode di particolari benefici, come un minore controllo e agevolazioni in materia di sicurezza. È una figura che esiste da tempo ma non è necessaria per espletare le funzioni del doganalista. Il cdu ora spinge maggiormente verso questa figura, subordinando l'applicabilità di quasi tutte le agevolazioni previste dalle singole norme statali al possesso di questo riconoscimento. L'Aeo viene fortemente incentivato e dal 2020 da mera facoltà diventa una condizione essenziale per chi lavora all'estero, in vista dello sdoganamento centralizzato.

Totale telematizzazione (artt. 46 e 188 cdu)
Tutte le dichiarazioni doganali, anche in importazione, vanno presentate in forma elettronica. Viene automatizzato anche il sistema di analisi dei rischi e, anche in caso di verifica documentale, vige la trasmissione via mail dei documenti.

Presso l'Agenzia delle Dogane è stato istituito un "tavolo e-custom" che seguirà tutte queste nuove disposizioni e renderà più graduale l'abbandono del Codice doganale comunitario (CE 2913/1992 e CE 2454/1993) attualmente in vigore fino al 30 aprile.

Le novità del 2020
Sono due: lo sdoganamento centralizzato in tutta l'Unione europea, a prescindere da dove si trova la merce, e la riforma della rappresentanza.

Sdoganamento centralizzato (art. 179 cdu)
È uno strumento riservato ai soli Aeo. Sarà possibile presentare in dogana una dichiarazione relativa a prodotti fisicamente esibiti presso un altro ufficio doganale, purché in territorio Ue. In pratica sarà possibile sdoganare in Italia una merce presente in uno degli altri 27 Paesi membri dell'Unione europea. Viene applicato così il diritto di assolvere la fiscalità doganale in qualsiasi dogana comunitaria, a prescindere dal luogo di effettiva introduzione della merce. È il cuore di quello che si potrebbe definire una "dogana europea".

Riforma della rappresentanza (art. 18 cdu)
Chiunque può nominare un rappresentante doganale, a differenza di oggi in cui tale diritto è stabilito dalle leggi dei singoli Stati. Il rappresentante doganale (art. 5 cdu) è qualsiasi persona nominata da un'altra persona (fisica o giuridica) con la funzione di rappresentare presso le autorità doganali gli atti e le formalità previsti dal cdu. Deve essere un cittadino europeo e registrato presso l'autorità doganale. Per prestare servizi in Stati membri diversi da quello in cui è riconosciuto deve essere certificato Aeoc ("c" sta per custom), anche se gli Stati membri possono fissare singolarmente quest'ultima condizione. Per la rappresentanza indiretta i requisiti restano immutati.

Appuntamento al primo maggio, quindi, con l'arrivo del Codice doganale dell'Unione europea.