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18 marzo 2024, Aggiornato alle 16,46
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Infrastrutture

Il Nord Sardegna perde il 23% dei passeggeri

Nella prima parte dell'anno, Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres hanno visto transitare nei loro scali 317 mila passeggeri in meno


Olbia, Golfo Aranci e Porto Torres: 317 mila passeggeri in meno. E' questo il magro bilancio del volume di traffico registrato nei primi sei mesi del 2012 nei porti del Nord Sardegna. Una perdita netta del Ventitre per cento rispetto allo stesso periodo del 2011. Il calo conferma le previsioni di inizio anno, quando i primi segnali negativi annunciavano che anche quella in corso sarebbe stata l'ennesima stagione difficile per i trasporti marittimi nella parte settentrionale dell'Isola. "La crisi e l'incertezza economica – spiega il presidente dell'Autorità portuale, Paolo Piro – continuano a dettare le regole dei trasporti marittimi e ad affondare l'economia, già di per sé penalizzata, dell'isola. Olbia è sicuramente il porto che ha subito il maggior danno: in rapporto a giugno 2010 abbiamo perso quasi 425 mila passeggeri, rispetto ai 165 mila di Golfo Aranci e ai 97 mila di Porto Torres. Perdite che, purtroppo, andranno ad aumentare con i dati di luglio ed agosto". Senza un Piano Regolatore approvato,  sottolinea in numero uno dell'Autority, il porto di Olbia non ammette interventi infrastrutturali volti a potenziare la ricettività. Lo stesso vale per quello di Porto Torres, il cui rilancio è stato programmato nelle linee guida del Prp adottato ad inizio mese. Diversa è la situazione di Golfo Aranci, per il quale, tra un mese, avremo a disposizione un nuovo attracco che potrà ospitare una seconda nave. "Dal punto di vista degli accordi commerciali – chiarisce invece Piro – ho già avviato le trattative per l'attivazione di una nuova linea che colleghi Golfo Aranci con Genova e restituisca vitalità allo scalo".