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25 aprile 2024, Aggiornato alle 12,04
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Eventi

Il 2 luglio Napoli è "Porto Aperto"

Visite guidate via mare, un convegno e il concerto del coro del San Carlo sulla banchina della stazione marittima


di Paolo Bosso

Una giornata dedicata al porto di Napoli per far conoscere ai cittadini le banchine, i terminal, i cantieri navali, il lavoro. Si chiama Porto Aperto, lo organizza l'Autorità di sistema portuale (Adsp) regionale e si terrà domenica 2 luglio arrivando a coinvolgere in potenza oltre cinquemila persone. Un format che nasce nel northern range anseatico, è realtà da diversi anni a Livorno e Venezia e oggi approda anche a Napoli.
 
Tre eventi. La mattina partenze gratuite dalla stazione marittima del traghetto Rosa D'Abundo a scoprire un apparato industriale che occupa direttamente circa ottomila persone (prenotazioni: portoaperto.it). Alle 18.30 convegno alla stazione marittima, Le porte d'accesso alla città. Porto, aerporto, stazione ferroviaria, con il presidente dell'Adsp, Pietro Spirito; l'ad di Gesac (Capodichino), Armando Brunini; il direttore di produzione Rfi, Umberto Lebruto; e il presidente Adler Group, Paolo Scudieri. Alle 20.30 concerto di chiusura, nel piazzale Razzi del molo Angioino, del coro del Teatro San Carlo. 

«Un evento annuale destinato a crescere», commenta Spirito durante la conferenza stampa tenutasi ieri alla Lega Navale. È il porto come spazio pubblico. La mente va al 21 maggio del 2008 quando, nello spiazzo dell'Angioino, la public art performance della lettone Monika Pormale apriva la prima edizione del Napoli Teatro Festival con danzatori di tessuto lungo la murata del Maschio Angioino, lasciando a bocca aperta la platea. Tutti d'accordo a valorizzare la collaborazione istituzionale di Porto Aperto, «rilevante» per il sindaco della Città Metropolitana, Luigi De Magistris, a cui gli fa eco il sovrintendente del San Carlo, Rosanna Purchia, il direttore marittimo della Campania Arturo Faraone e l'ex assessore comunale, Daniela Villani, oggi con delega al mare. 

Finita la festa, c'è un porto da ammodernare, a cominciare dal Beverello. Il progetto dell'Adsp da circa 30 milioni per una nuova stazione passeggeri è al vaglio del Cipe che si pronuncerà il 30 giugno. Poi c'è il molo San Vincenzo, un'enorme banchina in mezzo al mare, deserta, divisa tra demanio militare e pubblico che negli ultimi anni ha visto un lento processo di "liberazione". Recentemente l'Adsp ha ripristinato la pesca sportiva ed entro l'anno dovrebbero concludersi i lavori di restauro della camminata, in attesa di un intervento del ministero della Difesa per regolamentare l'accesso al pubblico.