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29 marzo 2024, Aggiornato alle 08,24
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Ignazio Messina battezza "Jolly Diamante"

Nei cantieri coreani Daewoo la prima di quattro unità gemelle portacontenitori. Pensati per scalare anche i porti africani, saranno tutte pronte entro dicembre 2012


In Corea, presso i cantieri Daewoo Shipbuilding & Marine Engineering (nella foto), si è svolta oggi la cerimonia di battesimo della Jolly Diamante. Avanza così, con un ulteriore step, il piano industriale che porterà il gruppo armatoriale genovese Ignazio Messina a dotarsi fra autunno 2011 e dicembre 2012 di quattro nuove navi ro-ro portacontenitori (alla Jolly Diamante seguiranno infatti il Jolly Perla, il Jolly Cristallo ed il Jolly Quarzo) con una capacità di 3.100 teu e 6.350 metri lineari di carico rotabile. Sono lunghe 240 metri, larghe 37,50 e sviluppano una velocità a pieno carico di 21,5 nodi. Disporranno di una buona flessibilità operativa, in particolare di un pescaggio massimo di 11,50 metri con una portata di 45.200 tonnellate che consentirà loro di scalare anche nei porti africani che per i bassi fondali e le infrastrutture di terra inadeguate non possono ricevere le grandi navi portacontainer. Le quattro unità gemelle disporranno inoltre di una rampa di carico con una portata di 350 tonnellate progettata per consentire il trasporto di carichi eccezionali e di materiale impiantistico sino a 7 metri di altezza sottocoperta. Tutte le navi batteranno bandiera italiana con classe Rina e Abs. Il valore complessivo dell'investimento supera i 300 milioni di dollari.
La realizzazione di Jolly Diamante assieme alle altre tre gemelle è stata definita dall'armatore una "piccola svolta", permettendogli di entrare nel mercato delle new-building con l'obbiettivo principale di ammodernare la flotta di proprietà.
Interamente progettate dai tecnici della compagnia genovese sotto la guida di Andrea Allieri, finanziate dal gruppo Banca Carige e costruite dai cantieri coreani Daewoo, le nuove navi sono equipaggiate con un nuovo sistema di pulizia dei gas di scarico in porto, ottenendo così la certificazione Greenplus del Rina.