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29 marzo 2024, Aggiornato alle 10,06
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Infrastrutture

I pescatori di Mazara sono insabbiati

Le associazioni locali della pesca chiedono il ripristino della normale navigazione del porto, sempre più difficile


Salviamo il porto di Mazara. E' l'appello lanciato dal presidente del Distretto produttivo della pesca, Giovanni Tumbiolo, nel corso dell'incontro svoltosi a Trapani fra il prefetto Leopoldo Falco e i rappresentanti del Coordinamento della filiera ittica locale. Il problema principale che affligge lo scalo è quello dell'insabbiamento. "E' incredibile – ha detto Tumbiolo - che il porto della più grande marineria d'Italia e d'Europa non sia navigabile ed utilizzabile. Questa è forse la principale causa della crisi economica e finanziaria che vive il sistema produttivo della pesca di Mazara del Vallo. Assieme al porto canale si è prosciugata l'economia reale di un'intera comunità. A causa dell'insabbiamento del porto centinaia di attività non possono svolgere più il loro regolare lavoro". Domenico Asaro, presidente di Confederazione imprese pesca Mazara, ha aggiunto che "i danni subiti a causa delle condizioni del porto in questi ultimi anni sono enormi". D'altro canto pare che le somme a disposizione del Comune di Mazara bastino solamente a coprire appena il 15% dell'intero intervento di dragaggio. "Bisogna attivarsi verso le istituzioni preposte – ha concluso Asaro - per gli ulteriori 8 milioni necessari per rendere completa l'opera".