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20 aprile 2024, Aggiornato alle 11,43
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I container del nord crescono poco. "E il 2012 sarà peggio"

Report del Global Port Tracker sui volumi container nordeuropei. Crescita sul 2008 ma l'ultimo semestre pone le stime al ribasso. Pessimismo tra gli analisti che prevedono un inizio anno ancora peggiore


Gli ultimi trimestri del 2011 nel trasporto containerizzato nordeuropeo saranno ben al di sotto dello stesso periodo dell'anno precedente, anche se superiori a quelli del 2008. L'ultima edizione del Global Port Tracker: North Europe Trade Outlook, pubblicato da Hackett Associates e Isl (Bremen Institute of Shipping Economics and Logistics) pubblica dati non certo rosei, in particolare sulle importazioni. Fin'ora il traffico in entrata è stato pari a +8,3% sul 2010 e per la fine dell'anno la previsione parla di un +11,8%, supportate, dice il rapporto, dal «momento di punta stagionale a settembre ed ottobre». Le importazioni attese per l'intera annata ammontano complessivamente a 16,98 milioni di teu.
Sulle esportazioni ci si attende una modesta crescita per il resto dell'anno a 16,86 milioni di teu con un aumento di circa il 7,4% rispetto all'anno scorso. 
«Nel corso degli ultimi due anni – afferma l'Isl - i porti nella fascia settentrionale si sono ripresi dalla crisi verificatasi alla fine del 2008 e del 2009 ed i traffici containerizzati nel secondo trimestre del 2011 sono stati maggiori di quanto non sia avvenuto nel precedente anno record del 2008. Anche se ci aspettiamo che la crescita rallenti nel corso della seconda metà dell'anno, i volumi annui senza dubbio eccederanno quelli del 2008».
Ad indicare lo stato di crescita rallentato è il porto di Amburgo che quest'anno non potrà superare la fatidica soglia dei 10 milioni di teu, né bissare gli ottimi risultati del 2008 (9,74 milioni di teu).
«Gli indicatori economici, sia a  breve che a lungo termine – afferma Ben Hackett, direttore della Hackett Associates - non dipingono un quadro incoraggiante di benessere a livello mondiale. Quasi tutto lo scenario economico manda segnali di una flessione più severa di quanto la maggior parte degli esperti avesse previsto». Secondo Hackett tale scenario avrà ripercussioni più serie con l'arrivo del nuovo anno. Il direttore di Hackett Associates prevede un calo repentino della crescita, «grosso modo come è successo in Nord America, e ciò si presenta in un momento in cui nuova capacità viene immessa in servizio». Discorso simile per i noli, con le tariffe che resteranno «sotto pressione a meno che una notevole parte della capacità non venga ritirata dal mercato». Insomma, «stiamo diventando sempre meno ottimisti riguardo al 2012» ha concluso Hackett.
Il "Global Port Tracker: North Europe Trade Outlook" fornisce previsioni regolari sui traffici relativi ai sei principali porti containerizzati del Nord Europa (Le Havre, Anversa, Zeebrugge, Rotterdam, Brema/Bremerhaven ed Amburgo).