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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Grandi Navi Veloci al bivio

La compagnia genovese soffre la concorrenza nel Mediterraneo, a cui si aggiunge la nascita di Flotta Sarda. Quattro unità potrebbero essere vendute


Tra la cessione di alcune navi e una Flotta Sarda che si frappone ai collegamenti con la Sardegna, la situazione per Grandi Navi Veloci si fa sempre più difficile. Non è bastato l'aumento di capitale ad agosto: i collegamenti interni della penisola sono in depressione e la compagnia genovese rischia così di ridimensionare gli accosti ma soprattutto la propria flotta con quattro navi pronte per essere cedute, di cui, riferisce La Repubblica di Genova, due a noleggio e due da vendere. Nei giorni scorsi il sindacato ha inviato una lettera ai dipendenti dove si parla di circa cinquecento persone a rischio.
L'unica speranza è l'Africa dove nuovi servizi potrebbero dare respiro a una compagnia che soffre particolarmente la concorrenza. «Confermiamo la nostra attenzione su Sardegna e Sicilia – rassicura Ariodante Valeri, direttore generale di Gnv – come anche la nostra presenza strategica su Marocco e Tunisia. Ci rendiamo conto del valore di un mercato quale l'Algeria ed abbiamo allargato lo sguardo sulle isole comprese tra Francia, Marocco e Algeria».
Secondo Roberto Martinoli, ad GNV, la Flotta Sarda è un'iniziativa che «viene portata avanti con la perdita di denaro pubblico» e la sua presenza non può che far desistere la compagnia a spingere sull'isola. «Abbiamo già dovuto utilizzare navi più piccole – spiega Martinoli - ridurre le corse e togliere la Civitavecchia-Olbia. Abbiamo anche smesso di operare d'inverno. La nostra missione non è perdere denaro, non possiamo competere in queste condizioni». Da qui la decisione di ridurre la presenza in Sardegna: «È doloroso da dire dopo che l'azienda negli ultimi vent'anni ha investito in quella regione».