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28 marzo 2024, Aggiornato alle 09,52
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Infrastrutture

Fincantieri-Stx France, il governo vuole rivedere l'accordo

La preoccupazione del presidente Macron è che in futuro il gruppo italiano se ne potrebbe avvantaggiare delocalizzando in Italia alcune commesse destinate a Saint-Nazaire


Tutto da rifare l'accordo tra Stx France e Fincantieri. L'head of terms firmato ad aprile, con cui Fincantieri acquisisce il 48 per cento delle quote del polo di Saint-Nazaire, è «da rivedere» secondo il primo ministro Emmanuel Macron, intervenendo mercoledì durante la cerimonia di consegna di Msc Meraviglia tenutasi proprio nello stabilimento francese. Poche ore prima il repubblicano Bruno Retailleau, governatore della regione di Vendée, dove si trova Saint-Nazaire, ha scritto al presidente della Repubblica francese chiedendo di rivedere l'accordo.

Fincantieri ha una maggioranza indiretta
Il problema è la ripartizione delle quote e la delocalizzazione che potrebbe subire Saint-Nazaire a favore di stabilimenti italiani. Nell'accordo di aprile, Fincantieri acquisirebbe il 66,66 per cento delle quote di Stx Europe, cedendo poi il 12 per cento a Direction des Constructions Navales Services (Dcns) e il 6 per cento a Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste, restando con una quota di minoranza, il 48 per cento. Il restante terzo di quota resterebbe in mano allo Stato francese con Bpifrance. L'elemento scomodo per il governo d'Oltralpe è la quota della fondazione di Trieste: di fatto, come sottolinea Le Monde e come ha ribadito Retailleau, Fincantieri avrebbe la maggioranza. Per di più, a otto anni dalla contrattualizzazione di questo accordo Fincantieri ha il diritto di acquisire la quota della fondazione triestina. «Ho sentito le preoccupazioni sollevate – ha detto Macron mercoledì – è per questo che voglio che l'equilibrio di principio trovato ad aprile venga rivisto. In ogni caso, il futuro non deve essere deciso dagli azionisti con scelte che possono favorire un sito contro un altro minando l'occupazione di Saint-Nazaire». La preoccupazione del governo francese è che se in futuro Fincantieri si troverà a dover scegliere, privilegerà naturalmente le commesse italiane a scapito di quelle francesi. L'operazione Stx France-Fincantieri non è niente di più, in effetti, che l'acquisizione di un concorrente. Lo spiega chiaramente Retailleau: «L'Italia è un paese amico e Fincantieri un gruppo industriale importante e riconosciuto. Ma è anche un concorrente diretto. Lo Stato italiano è l'azionista maggioritario di Fincantieri e l'indomani, quando il mercato cambierà, perché la cantieristica è un business ciclico, il governo italiano chiederà al suo operatore industriale di dare la priorità ai suoi progetti nazionali. Siamo onesti, faremmo lo stesso anche noi». Le Monde ipotizza una soluzione "concorrenziale": per non dare a Fincantieri il controllo maggioritario di Stx France, Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste andrebbe sostituita con i due principali commiittenti di Saint-Nazaire, Msc Crociere e Royal Caribbean.
 
Per Fincantieri c'è un'analisi superficiale del portafoglio ordini 
La replica di Fincantieri non si è fatta attendere, anche se è arrivata prima dell'intervento di Macron. In primo luogo ha spiegato come il suo gruppo si avvantaggerebbe delle commesse a scapito di Saint-Nazaire. Stx France ha un carico di lavoro assicurato fino al 2026, grazie a un nuovo ordine, annunciato mercoledì, da 4,5 miliardi di euro di Msc Crociere per due navi (più due in opzione) alimentate a gas. Ma il gruppo italiano avrebbe un carico di lavoro pieno fino al 2020, per cui tra tre anni potrebbe iniziare un processo di delocalizzazione. Fincantieri precisa però che il suo portafoglio ordini è di 27 miliardi di euro, con altri 3 miliardi previsti entro l'anno, pari a un carico di lavoro che copre nove anni, non tre, fino al 2026. Questa prospettiva, afferma il gruppo italiano, «garantisce a Saint-Nazaire e Fincantieri un orizzonte di dieci anni», «un'occasione unica» per sviluppare l'economia del territorio, cosa impossibile da realizzare senza la presenza di Fincantieri, afferma implicitamente il gruppo che, sottolinea, a gennaio scorso si è impegnata a rispettare le richieste dei sindacati. «Solo un'analisi superficiale del portafoglio clienti può portare a considerarci concorrenti di Stx France. Msc è già cliente di Fincantieri e Royal Caribbean fa costruire le sue navi anche nei cantieri tedeschi di Meyer Werft». Per lo più, conclude Fincantieri, il governo francese ha il diritto di veto nell'assemblea degli azionisti.
 
a cura di Paolo Bosso
 
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Foto: Jean-Claude Coutausse/Frensch-Politics/Le Monde