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18 aprile 2024, Aggiornato alle 19,59
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Infrastrutture

Fincantieri, sbloccato il contenzioso con l'Iraq

Un accordo firmato a Bagdad prevede l'ammodernamento e la consegna di due corvette ormeggiate da 23 anni alla Spezia


Un accordo tra Fincantieri e il governo iracheno, firmato ieri a Baghdad, chiude il lungo contenzioso relativo alla fornitura di due corvette commissionate nel 1980 da Saddam Hussein e rimaste ormeggiate all'Arsenale di La Spezia a seguito dell'embargo deciso dall'Onu dopo l'invasione del Kuwait. L'intesa prevede anche il rifacimento e la messa in servizio, presso i cantieri liguori del gruppo, delle due imbarcazioni armate con quattro lanciamissili e cannoni 76/72. Il contenzioso con l'Iraq fu avviato dalla società italiana nel 1991 in merito ai contratti per la fornitura di 11 navi militari e relativo supporto logistico. Dopo la consegna delle prime tre unità, di un bacino galleggiante e di altre componenti minori, l'esecuzione dei contratti venne bloccata. In conseguenza dell'embargo, le altre navi, praticamente ultimate (4 corvette e 4 fregate, acquisite rispettivamente dalla Marina della Malesia e dalla Marina italiana molti anni più tardi), non hanno più potuto essere consegnate, determinando danni ingenti a Fincantieri e alle altre aziende coinvolte.

Nella foto, Firdos square, Baghdad