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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Fincantieri, Castellammare è al sicuro

Il futuro del cantiere è verso traghetti "su misura", come sottolinea l'armatore Manuel Grimaldi


Il cantiere navale di Castellammare di Stabia è al sicuro, almeno per un po'. Il primo febbraio Fincantieri e sindacati hanno stretto un accordo che fa scendere le eccedenze del centro navalmeccanico da 290 a 230 (su un totale di 613 dipendenti). Nessuno di questi sarà licenziato ma inserito in "meccanismi di flessibilità nell'orario di lavoro", ovvero in una riduzione del salario e dell'impiego che da tempo pieno diventa part-time. 
La nuova stagione per Castellammare inizia con la costruzione di un nuovo traghetto diverso dagli altri che inaugura la mission verso i traghetti di nuova generazione. Si tratta di un ibrido diesel-elettrico commissionato dalla Société des Traversiers du Quebec. Per ora non si sanno altri dettagli, soltanto che è "ecocompatibile", è lungo 130 metri e la sua costruzione inizierà a giugno. 
E proprio a proposito di questa nuova commessa, Manuel Grimaldi, patron della omonima compagnia napoletana, sulle pagine de Il Mattino benedice la nuova aspirazione del cantiere sottolineando come questo genere di traghetti sono il futuro di questo tipo di trasporto: ««Il settore dei traghetti non si basa oggi su navi costruite in serie» spiega. «Un cantiere - continua - deve avere la capacità di produrre navi con caratteristiche ad hoc, come se fossero vestiti fatti su misura. Ebbene, Fincantieri ha la capacità di farlo. Per noi ha costruito, proprio a Castellammare, dei bellissimi traghetti».
Nell'accordo Fincantieri-sindacati sono previsti anche dieci milioni di euro in opere per ammodernare i bacini. Si stringe la cinghia insomma, continuando però a produrre. Non solo: la pur minima produzione è anche al passo con i tempi.