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19 aprile 2024, Aggiornato alle 18,53
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Politiche marittime

FederPetroli: "In Italia i progetti di ricerca restano sulla carta"

Il presidente dell'associazione, Michele Marsiglia, invita a non dimenticare tutte le zone con possibili potenziali di idrocarburi presenti nella Penisola, da sfruttare "con piena sostenibilità ambientale" 

Si è parlato molto nelle ultime settimane in merito alla grande disponibilità di idrocarburi nel sottosuolo della Basilicata, ma FederPetroli Italia invita a non dimenticare tutte le zone con possibili potenziali di idrocarburi (petrolio e gas) presenti in Italia, sia a terra che in mare (Onshore ed Offshore). "E' da anni che continuiamo a lottare per far capire alle regioni e a parte della popolazione che nella nostra amata terra c'è un grande potenziale energetico con piena sostenibilità ambientale, ancora da sfruttare", afferma il presidente della FederPetroli, Michele Marsiglia. "E' inutile continuare a lottare e polemizzare sulla Basilicata – aggiunge -, sappiamo che ancora oggi la Regione rappresenta un grande giacimento di risorse energetiche ed ancora un numero considerevole di Progetti di Esplorazione Idrocarburi fanno fatica a decollare".
Il numero uno dell'associazione nazionale di settore sottolinea la necessario prendere in considerazione in Italia gli investimenti stranieri che rischiano di essere vanificati, come l'importante Progetto "Ombrina Mare" a largo delle coste abruzzesi, concessioni onshore ed offshore in Puglia, i progetti in Sardegna per non parlare di altre regioni come Piemonte, Lombardia, Veneto, Marche e Sicilia, mentre la Grecia, Montenegro, paradisi ambientali come le Seychelles e l'Islanda pubblicano gare aperte a tutte le aziende petrolifere per nuove esplorazioni. "Si pensa sempre - continua Marsiglia - che trivellare ed esplorare nuovi giacimenti petroliferi sia un attentato, questo è solo il frutto di una ignoranza in materia, dove non si dà possibilità di spiegazione. Il danno che stiamo subendo è impressionante, abbiamo le aziende che hanno paura di montare un impianto di perforazione, per poi stare mesi fermi, per non parlare di tutta la parte della operatività di un cantiere a terra o messa in mare di una piattaforma, ed i Progetti restano su carta con milioni spesi e buttati al vento".